Napoli, riecco il Perugia tra fischi,
​autogol, esoneri e festeggiamenti

Napoli, riecco il Perugia tra fischi, autogol, esoneri e festeggiamenti
di Gianluca Agata
Lunedì 13 Gennaio 2020, 08:52
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Napoli-Perugia non è mai una partita normale. A dispetto di una squadra che ha incrociato relativamente poche volte la strada degli azzurri, molte in Coppa Italia, le partite con il Grifo sono quasi sempre storia: dagi 90mila muniti di fischietti che contestarono Paolo Rossi autore del gran rifiuto alla piazza napoletana allo 0-1 del San Paolo che eliminò di fatto il Napoli dalla corsa allo scudetto con l'autorete di Ferrario. Ma Napoli-Perugia è stata anche la partita del ritorno in serie B nel 2006 e l'ultima panchina di Zeman esonerato nel 2000 dopo un 1-1 ottenuto in Umbria. E che dire del gol fantasma di Speggiorin del 1979 e del gol con la mano di Rapajc nel 1996, non visto dall'attuale designatore Nicchi?

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L'AUTOGOL
Era il 26 aprile 1981. Il campionato di serie A si avviava verso una spettacolare volata a tre per lo scudetto e con un calendario favorevole ai napoletani che alla penultima giornata avrebbero affrontato la Juve a Fuorigrotta. Il 12 aprile la vittoria esterna del Napoli contro il Torino ed il concomitante pareggio della Roma aveva portato i partenopei al comando della classifica. L'euforia era alle stelle, lo scudetto sembrava a portata di mano. Ottantamila cuori per la partita col Perugia e una beffa: 1', cross di Di Gennaro e Ferrario, nell'intento di anticipare l'avversario, mise nella sua porta il gol dell'1-0 che non sarebbe più stato rimontato. I sogni dei tifosi partenopei svanirono.

ROSSI
Neanche per le partite davvero storiche degli azzurri (quelle degli scudetti e della Coppa Uefa) si registrò un così enorme afflusso di pubblico (90.000 persone il 21 ottobre del 1979), tanta era la voglia dei napoletani di manifestare il proprio dissenso al più popolare calciatore dell'epoca. Addirittura venne noleggiato un aereo che mostrava uno striscione su cui stava scritto: «Rossi non sei degno di Napoli». La surriscaldata atmosfera (tutti con i fischietti) con cui si giocò l'incontro non favorì certo lo spettacolo, ma a un quarto d'ora dal termine proprio il diabolico Paolo, sfuggito alla strettissima guardia di Mauro Bellugi (fino a quel punto impeccabile) fu falciato in area dallo stopper azzurro. Nonostante le tremende bordate di fischi, il freddissimo Rossi non ebbe problemi a battere dal dischetto Castellini. Filippi nel finale rimediò e finì 1-1.

PROMOZIONE
Nell'uovo di Pasqua 2006 il Napoli trova una sorpresa che attendeva dall'estate del 2004: il ritorno in serie B. Gli ultimi ostacoli sulla strada dei campani si chiamano Perugia e Frosinone, ma una rete di Calaiò nel primo tempo e un'altra di Capparella nella ripresa stendono il Perugia 2-0, mentre il Chieti ferma la vicecapolista Frosinone (battuta 3-0). E così alle inizia la festa al San Paolo (oltre 50.000 spettatori) per un Napoli saluta la serie C1 con tre giornate di anticipo.
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