Dimaro, Spalletti disegna il Napoli:
«Insigne tornerà, Koulibaly resta»

Dimaro, Spalletti disegna il Napoli: «Insigne tornerà, Koulibaly resta»
Venerdì 16 Luglio 2021, 21:10 - Ultimo agg. 17 Luglio, 18:07
3 Minuti di Lettura

«Ho trovato un Napoli come me lo immaginavo. È ancora presto, però: mancano tanti campioni che ci faranno comodo. Quelli presenti mi hanno confermato le qualità che conoscevamo» queste le prime parole da Dimaro di Luciano Spalletti , neo allenatore azzurro che da 24 ore guida la truppa napoletana nel ritiro di Dimaro, in Trentino. Tra i più coccolati dai tifosi presenti in queste prime ore, Spalletti sta chiedendo subito tanto al suo Napoli.

«Per stimolare la squadra serve avere tante facce diverse. Ci divertiamo di più e mette anche in difficoltà gli avversari. Il 4-2-3-1 dà equilibri in tutte e due le fasi, il 4-3-3 anche, poi in fase di possesso bisogna fare di più.  Sicuramente ci appoggeremo molto a Osimhen, è un punto di forza del Napoli, un calciatore completo. Sa far gol ma ci mette anche altre cose, soprattutto il battersi per i compagni di squadra. Ha anche qualche punto in cui migliorare e ci lavoreremo».

Nella testa dell’allenatore toscano e del Napoli anche il mercato. «Con Insigne ho parlato una volta per telefono, poi gli ho mandato un messaggio di complimenti. Lui e il presidente si guarderanno negli occhi e andranno al sodo. Non ci giriamo troppo intorno, facciamo tornare Lorenzo e sarà tutto più chiaro» ha detto Spalletti. «Ho ancora da fare delle valutazioni sul mercato, questa squadra ha bisogno di due giocatori per ruolo giocando giovedì e domenica di continuo.

Se partirà qualcuno di quelli più forti dovremo sostituirlo al meglio. Ospina riserva? Ho due portieri forti, mi è successo anche con Szczesny e Alisson a Roma. Koulibaly lo vorrebbero tutti: questa squadra ha tanti vice capitani e lui lo è. Se fosse per me, resterebbe a Napoli perché difficilmente si sostituisce. Con Giuntoli e De Laurentiis parlo spesso, mi facilitano il lavoro. Si prendono oggi decisioni che saranno importanti per tutto l’anno».

I colloqui con la società, però, non mancano. «Non mi crea fastidio essere definito come un allenatore aziendalista: io non creo problemi dove lavoro. Devo confrontarmi con la società per trovare sempre soluzioni. È chiaro che bisogna fare una squadra forte, il presidente lo sa: per entrare tra i primi posti la competizione è tanta» ha detto Spalletti, protagonista di questi primi giorni in Val di Sole. «Abbiamo applaudito i tifosi al primo allenamento: dobbiamo sempre essere riconoscenti con chi ci supporta. C’è gente che spende le ferie per starci vicino, dobbiamo meritare il loro amore».

A cura di Gennaro Arpaia

© RIPRODUZIONE RISERVATA