Osimhen, colpi di testa e gol di sinistro: il bagaglio di un bomber completo

È il l capocannoniere del campionato con cinque partite in meno

Victor Osimhen in azione palla al piede
Victor Osimhen in azione palla al piede
di Cristiano Tarsia
Lunedì 14 Novembre 2022, 19:53 - Ultimo agg. 15 Novembre, 07:33
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È un Victor Osimhen nuovo. Anzi è l'Osimhen 2.0: più forte caratterialmente, più lucido, più tattico. Un percorso di crescita infinito di un ragazzo ben lontano dal mostrare i suoi limiti. Non segnava alle grandi? È andato in gol contro Roma e Atalanta, due reti determinanti per la vittoria. Inter e Juventus al rientro dalla sosta saranno, in questo senso, due banchi di prova determinanti. Ma la sensazione è che il nigeriano abbia fatto un processo di maturazione molto evidente, tangibile. Diventando uno dei leader dello spogliatoio, pronto anche a un passo indietro rispetto ai compagni, come quando cedette a Kvara il rigore contro l'Ajax. Insomma la fame da gol non si trasforma più in quegli atteggiamenti nervosi e isterici. Osimhen prende botte da orbi dai difensori avversari e rimane zitto, non protesta. Le lamentele con gli arbitri sono roba dell'anno scorso. Adesso è solo ferocia in campo, quella ferocia che gli fa recuperare palloni su palloni nei suoi pressing solitari, lui che invita i compagni a salire e quando non lo fanno ci va da solo, come uno squalo, a caccia del difensore, trascinandosi poi dietro il branco. 

Ma non è solo l'aspetto mentale a essere cresciuto in Osimhen. C'è anche quello tecnico, con il bomber che migliora di mese in mese. Piccola riprova. Nel suo primo anno al Charleroi segnò un solo gol di sinistro nei venti che realizzò. L'anno successivo, 2019/20, trasferimento al Lille: 18 gol stagionalie un altro solo di sinistro. 2020/21 l'arrivo a Napoli. Anno di ambientamento con il grave infortunio alla spalla rimediato in Nazionale. Dieci reti stagionali e uno solo di sinistro, per il momentaneo 1-0 con il Cagliari (finì 1-1). Bottino migliorato l'anno dopo, 18 gol in stagione. Nessuna rete di sinistro, solo di destro e di testa (ben sette gol, il migliore in questa specifica classifica). Insomma, un giocatore a un solo piede. Sino a quest'anno. Victor è il capocannoniere del campionato, nonostante abbia saltato cinque partite.

Nove gol in serie A più una in Champions, nel 4-2 in casa con l'Ajax, all'89’, gol di sinistro. Come con il sinistro è andato a rete nel primo gol contro il Sassuolo, contro cui segnò una tripletta nel 4-0 al Maradona, e di sinistro segnò il 3-2 casalingo contro il Bologna. Tre gol sui 10 totali: quanti ne aveva fatti in carriera sino a ora. Si dice che tre indizi facciano una prova. Osimhen, il superbomber mascherato di Napoli, è cresciuto. Il meglio per i tifosi azzurri deve ancora venire. 

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