Raspadori eroe di Napoli, intervista ad Aldo Serena: «Mi ricorda Schillaci»

«L'Italia ha bisogno di riferimenti offensivi di qualità»

L'abbraccio azzurro a Berlino
L'abbraccio azzurro a Berlino
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 26 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:50
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Di attaccanti se ne intende. Prima bucava le reti avversarie, oggi «buca» lo schermo da opinionista televisivo. Aldo Serena ex bomber di Inter, Juve e Milan si è fatto un'idea di quello che può essere e può diventare Raspadori per il Napoli ed anche per la Nazionale italiana.

Serena: Raspadori vice di Osimhen in un ruolo ibrido per le sue caratteristiche?
«Non ha la fisicità del centravanti, ma sa difendere la palla molto bene. Direi che il termine ibrido ci sta tutto».

Le ricorda qualche attaccante del passato?
«Lui è un po' più disciplinato, ma come idea del dribbling e della rapidità mi ricorda Schillaci».

Ma qual è il suo vero ruolo?
«Io lo vedo seconda punta.

Se dovessi costruire una squadra lo piazzerei alle spalle di un centravanti».

In che modulo?
«In un 4-2-3-1, dietro la prima punta».

Garcia ha paventato una staffetta con Simeone in attesa del rientro di Osimhen.
«Sono due giocatori con caratteristiche diverse. Simeone attacca più la profondità: è più attaccante di Raspadori. In ogni caso, è inutile girarci intorno: Osimhen è imprescindibile per la squadra. Se il Napoli è ambizioso ed ha voglia di arrivare in alto lo può fare solo attraverso il nigeriano».

Tornando a Raspadori pensa che questo possa essere l'anno della sua consacrazione?
«Me lo auguro. E lo dico pensando anche alla Nazionale. L'Italia ha bisogno di riferimenti offensivi di una certa qualità ed è alla ricerca di attaccanti di un certo spessore. Se Jack riesce ad affermarsi in un realtà di valori e concorrenza importanti come quella napoletana sarebbe una gran cosa per la nostra rappresentativa».

Meglio Spalletti o Garcia per uno come lui?
«Domanda difficile (ride). Spalletti è il Commissario Tecnico della nostra Nazionale e credo che ogni italiano abbia la fiducia e la speranza che riesca a trasportare quelle grandi cose che ha fatto nella passata stagione a Napoli anche in azzurro. Da italiano quindi dico Spalletti».

Domenica c'è Napoli Milan. Gara da dentro o fuori per gli azzurri in chiave scudetto?
«È vero che siamo ancora all'inizio, ma dovesse perdere il Napoli poi dovrebbe fare una rincorsa incredibile per riacciuffare le posizioni di vertice. Anche perché la corsa va fatta sull'Inter e forse anche sulla Juventus. Se il Napoli ha ambizioni scudetto, deve assolutamente battere i rossoneri» .

Il pareggio servirebbe a poco?
«Non può non vincere al Maradona se vuole dare un abbrivio ad una rincorsa che può essere decisiva. Non dico che una vittoria è indispensabile ma quasi».

Che partita sarà invece per Raspadori al cospetto dei difensori rossoneri?
«Il Milan di solito cerca di costruire e fare la partita con molti uomini, partendo anche dalla difesa. Ma a palla intercettata può andare in difficoltà quando ha campo largo e i difensori devono recuperare compattezza. Aiutato da Kvara, credo che Raspadori potrebbe trovarsi in una condizione tattica favorevole». 

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