Natan, l'urlo di Berlino e la carica social: è il nuovo idolo dei tifosi

La rivincita del giovane brasiliano: ora è intoccabile

L'abbraccio tra Natan e Alex Meret
L'abbraccio tra Natan e Alex Meret
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 26 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 11:19
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Quell'anticipo spettacolare in scivolata su Becker è stato postato da Rudi Garcia sul proprio profilo Instagram per celebrare il successo del Napoli a Berlino con tanto di dedica a tutta la squadra. Il protagonista della fotografia è il giovane Natan che successivamente ha esultato quasi come avesse realizzato un gol dopo l'ennesimo intervento provvidenziale su un avversario. Una piacevole trance agonistica, insomma. Il 22enne difensore brasiliano ha saputo conquistarsi la fiducia del tecnico e si sta guadagnando anche quella di tutto l'ambiente dopo essere stato a lungo una sorta di oggetto misterioso. Sia perché Garcia aveva preferito rinviare a lungo il suo esordio con la maglia dei campioni d'Italia in campionato sia, soprattutto, perché Natan aveva (ed ha) il pesante compito di sostituire un autentico mostro-sacro in difesa come Kim Min-jae. Chiariamolo subito e a scanso di equivoci: i due hanno caratteristiche ben diverse, ma Natan si sta disimpegnando egregiamente mettendo in mostra senso dell'anticipo ed una buona tenuta fisica. Probabilmente gli manca (ancora?) la fase di impostazione e la velocità nel breve che erano caratteristiche tipiche del repertorio del suo predecessore. Ma magari anche in questo caso è questione di tempo. Si vedrà. 

La partenza del sudcoreano (trasferitosi al Bayern) era stata metabolizzata a fatica dalla piazza anche perché il Napoli aveva dragato a lungo il mercato internazionale per trovare un sostituto che potesse essere all'altezza del difensore dagli occhi a mandorla. O quanto meno avvicinarsi. L'arrivo di Natan - proveniente dal Bragantino, in Brasile - non ha fatto fare i salti i gioia all'ambiente, complici anche i nomi altisonanti che precedentemente erano stati accostati alla squadra di De Laurentiis per raccogliere l'eredità di Kim. Su tutti quelli di Kilman, Hancko, Koch e Le Normand. Alla fine, però, lo scouting azzurro (capitanato da Maurizio Micheli) ha messo gli occhi e puntato tutto su Natan.

Il giovane nazionale U-20 carioca però non è stato subito impiegato da Garcia in campionato, nonostante il reparto arretrato avesse accusato subito delle defezioni importanti e necessitava di rimpiazzi. Inutile dire che la sua prolungata assenza non ha fatto altro che alimentare preoccupazioni e perplessità sul suo conto. Ed invece Garcia ha preferito preservare il sudamericano prima di lanciarlo definitivamente nella mischia. Non solo. È stato proprio l'allenatore francese a svelare recentemente un altro motivo del mancato impiego di Natan all'alba del campionato «per un leggero problemino fisico».

Una volta sceso in campo, però, Natan non è più uscito dalla formazione titolare, collezionando sempre prestazioni più che dignitose. In campionato come in Europa. E pensare che il suo esordio assoluto con la maglia azzurra è avvenuto in Champions League, nei minuti finali della trasferta di Braga all'Estadio Municipal in Portogallo. Garcia lo inserì al posto di Zielinski per alzare gli argini nel concitato finale. Era il 20 settembre scorso. Da quel momento è iniziata ufficialmente l'avventura del brasiliano al centro della difesa del Napoli. Dopo appena 4 giorni, infatti, arriva il suo esordio dal primo minuto a Bologna in coppia con Ostigard, complici anche le defezioni contemporanee di Rrahmani e Juan Jesus. 

 

Da quel momento, Natan è sempre stato schierato titolare senza essere mai sostituito. Neppure per un minuto. Garcia gli ha affiancato prima Ostigard (nelle sfide di campionato con Bologna, Udinese, Lecce e Fiorentina ed in quella di Champions con il Real Madrid) e poi Rrahmani (sabato scorso al Bentegodi di Verona e martedì all'Olympiastadion di Berlino), una volta che quest'ultimo aveva recuperato dall'infortunio. Segno che il brasiliano ha scalato le gerarchie ed è diventato titolare della retroguardia del Napoli a prescindere dal compagno di reparto che si ritrova a fianco. Difensore pulito, preciso, puntuale e con un buon senso della posizione, Natan in 7 gare da titolare ha rimediato solo un giallo, con il Real Madrid al Maradona. L'urlo di Natan a Berlino è stato contagioso e Napoli si augura di vederne ancora tanti di quel tipo. 

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