Spalletti ct della Nazionale ma dovrà pagare la penale

Luciano pronto a versare 2,3 milioni al suo ex presidente

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti
di Pino Taormina
Sabato 19 Agosto 2023, 10:02
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Ci siamo. Habemus ct. Spalletti non è entrato nel conclave di Casa Italia come papa per poi uscirne cardinale. Era il prescelto di Gabriele Gravina fin dal primo momento, Lucianone da Certaldo, il tecnico della grande bellezza del Napoli, dello storico scudetto, della cavalcata da record. Non era un bluff, Gravina ha voluto Spalletti, fortissimamente solo lui per guidare l'Italia, a settembre, a caccia delle vittorie con la Macedonia e poi con l'Ucraina per strappare il pass per l'Europeo in Germania della prossima estate. «Diamo il benvenuto a Spalletti - dichiara il presidente Gravina nella nota di ieri delle ore 20 - la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l'Italia nei prossimi mesi».

Firma un contratto fino al Mondiale del 2026, poco meno di tre anni.

Ingaggio da circa 3 milioni a stagione, più sponsor (tanti: gli stessi garantiti a Roberto Mancini) e altro. E un dettaglio non di poco conto: contratto da formalizzare a partire dal 1° settembre, per ottenere un'altra decurtazione dalla penale del Napoli. Tra pochi giorni sarà di 2,3 milioni di euro, secondo la formula «a scalare, mese dopo mese» contenuta nel verbale di conciliazione in sede sindacale redatto il 18 luglio.

La sensazione è che Spalletti sia pronto a pagare per "liberarsi" da ogni vincolo con il Napoli e per evitare qualsiasi contenzioso con il suo ex club che possa anche essere motivo di forte imbarazzo soprattutto per la Figc. Ed è questa anche la volontà dello stesso Spalletti, sicuramente infastidito dalla situazione che si è creata e dalla parole dei falchi del patron azzurro. Una Federazione che, ovviamente, davanti a uno scontro tra un club affiliato e un tesserato, dovrebbe comunque essere super partes. E dunque, i compensi degli sponsor e una parte dell'ingaggio del primo anno dovrebbero sanare la situazione. De Laurentiis non intende fare sconti, non ha mandato in queste ore nessun messaggio di distensione a Gravina. Ci penseranno, però, esclusivamente i legali di Spalletti a contattare l'uomo dei conti del club azzurro, Andrea Chiavelli, per definire la via d'uscita.

La Figc non vuole entrarci, resta neutrale. Sia pure in apparenza. Ieri l'incontro fiorentino che ha sbloccato la situazione: Gravina è partito di mattina da via Allegri mentre Spalletti ha lasciato Forte dei Marmi. L'accordo era già stato virtualmente concordato sotto il profilo economico e della durata dai numerosi contatti telefonici. Spalletti non vuole perdere la grande occasione di guidare la Nazionale, il suo sogno di sempre e non ha mai avuto un solo momento di esitazione o di tentennamento. È sicuro di non dover nulla al Napoli, ma è pronto a rivedere la sua certezza. A lui importa solo allenare l'Italia: porta con sé Domenichini e Baldini. Forse anche il preparatore atletico Sinatti.

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E poco importa se il consulente legale di De Laurentiis, l'avvocato Grassani, parlando a Radio Crc, abbia continuato anche ieri a mandare parole di fuoco. «Spalletti non ha fatto che ripetere a De Laurentiis che voleva fermarsi a causa dello stress e per motivi personali. Il presidente gli ha creduto quando a cuore aperto ha detto che era esaurito e che si sentiva come alla fine della corsa. De Laurentiis ha acconsentito perché controvoglia non trattiene nessuno. Il Napoli avrebbe potuto chiedere i danni per l'interruzione del rapporto, per averlo costretto a cercare un altro allenatore, ma non lo ha fatto. Si è solo voluto tutelare inserendo quella penale. Il 13 agosto la situazione è tutta cambiata, i problemi confessati sono, dopo poche settimane, tutti da parte. Normale chiedere un risarcimento», la sintesi del lungo intervento dell'avvocato bolognese. La presentazione avverrà a Coverciano nei giorni del raduno, lunedì 4 settembre. Quando la prima Italia di Spalletti avrà visto la luce. Dopo pochi giorni il battesimo a Skopje. Una gara da vincere a ogni costo. Giusto per iniziare.

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