Spalletti, frasi famose tutte da ridere
dal destino al prete di Frittole | Foto

Spalletti, frasi famose tutte da ridere dal destino al prete di Frittole | Foto
di Gennaro Arpaia
Sabato 29 Maggio 2021, 13:35 - Ultimo agg. 13:40
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Una carriera lunga vent'anni senza mai sfigurare davanti alle telecamere. Luciano Spalletti già divide i tifosi del Napoli, ma tutti gli riconoscono un grande merito: la capacità di rispondere ad ogni domanda e non passare mai inosservato. L'allenatore toscano è un fine comunicatore, lo ha già dimostrato nelle importanti esperienze tra Roma, Zenit e Inter e la piazza di Napoli ora si aspetta di annotare sin dalla prima uscita la nuova citazione. 

«Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Non c’è altra strada» è tra i mantra del pensiero spallettiano, una frase ripetuta più volte e che fa al caso del Napoli. In azzurro il toscano dovrà rivalutare una rosa in parte demoralizzata dopo il mancato accesso all'ultima Champions League, ma dall'altro lato dovrà fronteggiare una piazza che non ha rapporti diretti con la squadra da almeno quattro mesi. «Per vincere le partite dobbiamo essere forti ed essere vestiti da squadra forte: non esiste una maglia per vincere partite difficili ed una per vincere partite facili» aveva detto Spalletti dopo un successo dell'Inter in campionato.

Dovrà spiegarlo anche agli spogliatoi di Castel Volturno. 

 

Non mancano, però, i sorrisi. «Avete scritto "Spalletti. 150 milioni da spendere". Se non li tirano fuori loro, me li tirate fuori voi» aveva detto Spalletti alla stampa in una delle prime conferenze da interista. E prima di una partita contro il Napoli, arrivò una delle più celebri frasi lasciate ai posteri: «Se Sarri avesse continuato a lavorare in banca, ora sarebbe Ministro dell'Economia» aveva detto per il collega toscano che ha sempre elogiato per il lavoro fatto a Napoli

Un legame con l'azzurro lo aveva mostrato prima di un derby contro il Milan, con una nota citazione troisiana. «Mirabelli ha detto che li dobbiamo temere? Sembra il prete di Frittole…sì, mo me lo segno». 

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