Vlahovic alla Juve, il ritorno di Osimhen:
la corsa dei bomber per la Champions

Vlahovic alla Juve, il ritorno di Osimhen: la corsa dei bomber per la Champions
di Bruno Majorano
Mercoledì 26 Gennaio 2022, 06:00 - Ultimo agg. 17:23
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I gol che servono a far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Victor Osimhen e Dusan Vlahovic saranno le carte vincenti per Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri in questa lunga volatona che porta alla fine del campionato. Chissà, forse i due saranno impegnati su fronti diversi, ma il minimo comune denominatore sarà certamente il gol. 

Quello tra Vlahovic e la Juventus sembrava un leggero flirt, un approccio ancora lontano dalla realizzazione, corrispondenza di amorosi sensi. Ma nulla più. La fiamma della passione, però, ha iniziato a bruciare in fretta durante questo gelido mercato invernale, e così quello quella fiamma che sembrava destinata a diventare un grande amore estivo, è divampata prima. La dirigenza bianconera ha accelerato i tempi e con un'offerta da 75 milioni (67 più bonus) ha convinto la Fiorentina a lasciar partire subito il pezzo più pregiato della sua collezione. Per la gioia di Massimiliano Allegri che una volta ritornato a Torino si era visto partire Cristiano Ronaldo senza avere un sostituto all'altezza. Dopo un girone in sofferenza, però, adesso Max potrà contare su un attaccante di peso: e che peso. I numeri di Vlahovic parlano chiaro. Ha 21 anni, un futuro tutto da scrivere e un passato che dice 17 gol in campionato e 3 in Coppa Italia dall'inizio di questa stagione. Insomma l'uomo giusto per puntare a vincere la Champions. Certo, a Firenze l'operazione non è stata vista di ottimo grado da parte dei tifosi che dopo essersi sentiti traditi da Baggio e Chiesa hanno prontamente esposto un durissimo striscione di contestazione nei confronti del loro ex attaccante. «Il rispetto non si conquista con i gol. Vlahovic gobbo di merda»: senza troppi giri di parole, anche loro sono andati subito a segno, proprio come è solito fare il serbo nell'area di rigore avversaria.

Luciano Spalletti, invece, il regalo non lo ha ricevuto dal mercato, ma dall'infermeria.

Sì, perché a Bologna ha ritrovato Osimhen, che mancava eccome all'attacco azzurro. Dalla testata di Skriniar a San Siro (21 novembre 2021) al gol mancato per questione di centimetri al Dall'Ara (17 gennaio 2022), ecco l'era geologica del Napoli senza e con Osimhen. Perché è inutile girarci attorno: il nigeriano è il perno centrale di tutto il gioco azzurro. Crea scompiglio nelle difese avversarie, attacca la profondità e apre spazio a chi si deve inserire da dietro. I 5 gol segnati in appena 13 presenze in serie A ne sono la conferma, proprio come i 4 centri nelle 3 presenze in Europa League. Spalletti lo sa bene e infatti già si frega le mani in vista della volata finale che per il Napoli può anche avere il sapore dello scudetto.

Intanto il procuratore Andrea D'Amico ha presentato un esposto al Collegio arbitrale del Coni (massimo organo della giustizia sportiva) per esigere dal Napoli il pagamento per la mediazione nella trattativa per l'acquisto di Victor Osimhen nell'estate 2020 dal club francese del Lille. La cifra richiesta dal manager è di circa un milione di euro. D'Amico ha presentato un'istanza arbitrale (ex articolo 22, comma 2, del regolamento agenti sportivi del Coni) come legale rappresentante dalla società Pasqualin-D'Amico Partners, «in virtù del contratto conferito in via esclusiva in data 24 luglio 2020 per l'opera d'intermediazione prestata in relazione alla stipula di un contratto di prestazione sportiva ex L. n. 91/1981 e negozi collegati con il calciatore Victor Osimhen». 

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