(LaPresse) Amnesty International ha presentato il suo Report 2020-2021 sui diritti umani nel mondo. Il rapporto ha puntato il dito contro i leader mondiali e contro i governi, rei di aver per decenni portato avanti politiche discriminatorie e divisive che hanno in questo anno di pandemia da Covid acuito le differenze esistenti, perpetuato discriminazione e oppressione e hanno aperto la strada alla devastazione prodotta dal virus. Secondo Amnesty, il coronavirus ha infatti colpito maggiormente i gruppi oppressi da decenni di disuguaglianza, violenza e diniego di diritti. Su twitter un breve video ha introdotto il report sottolineando che «la leadership nel 2020 non proveniva dal potere, dai privilegi o dai profittatori. Veniva dalle innumerevoli persone che marciavano per chiedere il cambiamento». «Oggi siamo a un bivio. Dobbiamo imparare dalla pandemia, unirci per lavorare con coraggio e creatività. Quello che siamo dipende da noi», scrive Amnesty.
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