Proposte di rilancio del centro: «Servizi, parcheggi e cultura. Non serve altro a Viterbo»

L'interno della storica libreria Fernandez
L'interno della storica libreria Fernandez
di Diego Galli
Venerdì 18 Febbraio 2022, 06:45 - Ultimo agg. 16:39
3 Minuti di Lettura

“Non abbiamo grandi aspettative per le prossime elezioni a Viterbo. Da sempre siamo abituati a farcela da soli, e così continueremo a fare”.

A pronunciare queste parole è Emanuele Paris, gestore insieme alla famiglia della storica libreria Fernandez di via Mazzini, caposaldo del centro storico che in questi due anni di pandemia non si è mai arreso. “Non ci siamo mai fermati, anche grazie anche all’online – spiega – e mentre le vie erano svuotate, noi eravamo giornalmente impegnati con l’invio e la ricezione di libri. Una situazione davvero surreale”. Sul presente e sul futuro, tuttavia, Paris ha molte incognite, ma conferma la scelta di non voler spostare assolutamente la libreria per approdare in luoghi “più di passaggio”.

“Non nego che ci siano molti problemi nel centro storico – ammette – degrado, persone incivili e una cronica mancanza di parcheggi continuano a tenere sotto scacco il cuore di Viterbo e nessuna amministrazione, per ora, ha davvero provato a risolvere il problema”. A notare tali problematiche, anche i turisti che, come il libraio spiega, si ritrovano a passeggiare in via Mazzini, diretti verso i luoghi di Santa Rosa, tra l’evidente incuria dei vicoli storici. “È davvero un peccato che quasi tutte le vie di collegamento tra qui e Corso Italia siano così malridotte. Certo, ora quantomeno hanno tagliato l’erba, ma la situazione non è migliorata.

Serrande abbassate e scarsa illuminazione fanno il resto”.

Come se non bastasse, i pochissimi parcheggi inaugurati negli ultimi anni non sarebbero riusciti a migliorare in alcun modo la situazione, essendo mal dislocati e lontani dal centro. “Anche il parcheggio del Sacrario è ormai al limite – continua – ed è un peccato, perché molti turisti vorrebbero visitare Viterbo più comodamente. La prossima amministrazione, qualunque sarà, dovrebbe concentrarsi sulla programmazione. Alla città servono progetti solidi, come la realizzazione di un parcheggio multipiano e l’interramento della ferrovia, e non cose immediate, pensate unicamente per raccogliere voti”. Secondo Paris, Viterbo dovrebbe essere ripensata, rimodellata maggiormente sul modello turistico applicato in altri luoghi, neanche troppo lontani.

“Basterebbe copiare un po’ da chi è più bravo di noi, senza inventarsi nulla di nuovo – conclude l’imprenditore – Idee come la chiusura del traffico per 10 giorni, poco prima di Natale, sono solo di propaganda. Quello di cui necessita davvero il centro storico sono i servizi, ormai quasi tutti fuggiti oltre le mura. Serve un piano per spronare il loro ritorno qui, così che possano permettere ai residenti di vivere meglio e ai turisti di avere un centro vivo, pronto ad accogliergli”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA