Il centro storico abbandonato al degrado, i comitati all'attacco: «Elezioni? Ora basta promesse»

Il centro storico abbandonato al degrado, i comitati all'attacco: «Elezioni? Ora basta promesse»
di Luca Telli
Giovedì 20 Gennaio 2022, 12:08 - Ultimo agg. 17:06
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Un appello alla prossima giunta perché restituisca al centro storico un ruolo di primo piano nel progetto di crescita e rilancio della città. È la summa del documento, in lavorazione, che nelle prossime settimane sarà sottoscritto, e poi pubblicato, dai rappresentati di alcuni tra comitati civici e associazioni di residenti. Un affondo duro all'operato dell'amministrazione Arena le responsabilità della quale, rimarcate più volte anche da imprenditori e commercianti, sono evidenti.

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LA MOBILITAZIONE
A spiegare la ragione della mobilitazione, e del fitto scambio di colloqui tra i comitati è la presidente del Comitato residenti di via dell'Orologio Vecchio, Monia Mustica. «Dopo 3 anni di promesse crediamo sia arrivato il momento - sostiene - di un cambio di passo. Siamo stanchi di aspettare e vedere una situazione in continuo peggioramento nel più totale disinteresse e immobilismo». Eppure, continua Mustica, le segnalazioni non erano mancate, così come gli incontri, «ma oggi che l'esperienza di questa giunta si è esaurita e tiriamo le somme, posso dire che comitati e residenti hanno fatto molto di più per il centro storico rispetto a tanti consiglieri che pure ci vivono».

Parole che rimarcano il tradimento del programma elettorale da parte del governo Arena. Tra i cardini dello sbandierato progetto di rinnovamento c'erano infatti tutela del patrimonio artistico e rilancio del centro storico, con l'obiettivo di trasformare la zona monumentale nel fulcro economico e turistico della città. «Intendiamoci bene aggiunge Mustica - , la prima tutela del centro spetta ai residenti, ma la politica non può restare sorda davanti a delle emergenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Avevamo sollevato il problema della sicurezza e c'era stata data garanzia di una video sorveglianza, che non si è mai concretizzata del tutto. Avevamo chiesto maggiore pulizia e non c'è stata. Chi in questi anni ha ripetuto che il centro storico non avesse problemi, probabilmente ne è sempre stato alla larga».

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«DARSI UN OBIETTIVO»
Della necessità di una sterzata netta, e nel minor tempo possibile, è anche il Comitato residenti di San Pellegrino, guidato da Maria Elena Pierini, che più volte si era fatto portavoce di un serie di criticità. Forte anche di una base di quasi 100 famiglie che vivono e popolano il quartiere medievale. Spiegano dal Comitato: «Viterbo deve decidere che cosa vuole essere e dove vuole andare. Dal nostro punto di vista la sua destinazione non può che seguire la sua vocazione naturale: ossia diventare una città storica e d'arte. In questa partita il ruolo del centro storico diventa decisivo: pochi possono vantare una ricchezza architettonica e storica come la nostra. Alle forze politiche, a chi guiderà la città, chiediamo di rompere gli indugi e fissare in modo chiaro l'obiettivo».
 

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