Costiera amalfitana, compagnie bocciate sugli approdi. Scatta l’appello dei sindaci: «Non aumentate le tariffe»

Rincari annunciati dopo il verdetto del Tar ma gli armatori restano sulle barricate

Un traghetto in Costiera
Un traghetto in Costiera
di Mario Amodio
Sabato 11 Maggio 2024, 04:55 - Ultimo agg. 08:32
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Il giorno dopo la decisione degli operatori delle vie del mare di raddoppiare il costo dei biglietti dei traghetti e cancellare le agevolazioni per residenti e lavoratori, intervengono i sindaci della Costiera Amalfitana, che invocano ragionevolezza in una delicata fase della stagione.

Già, perché se dall’1 giugno dovessero essere applicate le maggiorazioni annunciate l’altro giorno da Travelmar, e cioè dopo l’esito del ricorso al Tar rigettato dai giudici della prima sezione che hanno ritenuto prevalenti i criteri di sicurezza sia delle persone che dei mezzi in navigazione, si registrerebbe il caso nel sistema di mobilità con ripercussioni sulla circolazione stradale e il trasporto pubblico su gomma. E così, il presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, Fortunato Della Monica, ha chiesto agli armatori di recedere dalle posizioni assunte perché aumentare i biglietti delle vie del mare comporterebbe «un danno d’immagine alla Costiera».

«È una fase certamente molto delicata quella in cui ci si è trovati all’indomani della decisione del Tar di Salerno, la cui determinazione va comunque rispettata - dice il sindaco di Cetara che presiede l’organismo a cui appartengono i quattordici primi cittadini - Come Conferenza dei Sindaci, lavoreremo per trovare un’intesa che contemperi tutte le esigenze: da un lato quelle di garantire la sicurezza, che è argomento a cui teniamo, sia in mare che lungo le strutture portuali, dall’altro le esigenze delle compagnie di navigazione. A queste ultime chiediamo di congelare temporaneamente l’ipotesi di aumento delle tariffe e di abolizione delle agevolazioni per residenti e lavoratori. Se ciò avvenisse comporterebbe il caos nell’intero sistema di mobilità con ripercussioni devastanti sul traffico veicolare e il trasporto pubblico su gomma lungo la SS.163.

Evitare che ciò accada è una priorità imprescindibile».

L’intervento dei sindaci non si è lasciato attendere e giunge puntuale all’indomani dell’ordinanza della Prima Sezione del Tar di Salerno che ha respinto la domanda cautelare delle compagnie di navigazione contro l’ordinanza della Capitaneria di Porto. Inizia ora una nuova fase di mediazione e nel tentativo di trovare un’intesa si fa appello al buon senso con la richiesta di congelare qualsiasi ipotesi di rimodulazione dei costi dei biglietti sulle tratte delle vie del mare. «Una risoluzione contraria alle decisioni annunciate va interpretata come un atto di amore verso il territorio della Costiera Amalfitana che rischierebbe, da questa situazione, di subire un danno d’immagine incalcolabile - dice Della Monica nel tentativo di toccare le corde giuste - E poi, se questa vicenda dovesse proseguire a colpi di carta bollata e di decisioni assunte sulla scorta delle determinazioni della giustizia amministrativa, sarebbe una sconfitta per tutti. Per questo mi appresto a sentire il signor Prefetto, col quale valuteremo l’ipotesi di riconvocare un nuovo tavolo tecnico. Nel contempo chiederemo come Conferenza dei Sindaci un incontro con gli armatori per invitarli formalmente a recedere dalle loro posizioni e trovare un equilibrio in questa delicata fase della stagione».

Dagli armatori però non giungono segnali rassicuranti. Tutt’altro. Perché sono decisi a mantenere fede a quanto annunciato ieri, oltre a ribadire la volontà di fare ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar secondo cui «appare illogico o irragionevole ma anzi volto alla prudente disciplina delle attività svolte nei porti in questione, incidendo peraltro solo in via indiretta su provvedimenti autorizzatori di cui è destinataria la ricorrente, adottati peraltro da altra autorità». Un punto, quest’ultimo, che non trova d’accordo gli armatori i quali proseguiranno la loro battaglia legale. «Lo spazio temporale di cinque minuti è un problema del 2025, adesso quello che preme sono le limitazioni nel porto di Maiori che incidono sul trasporto - dice Salvatore Gambardella, presidente dell’Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri - Pensate che lo scorso anno l’imbarcazione da 30 metri da sola non bastava in alcune fasce orarie tanti erano i passeggeri. È assurdo constatare come la Costiera da un lato si avvia ad una limitazione del trasporto su gomma e dall’altro rischia di subire una razionalizzazione delle vie del mare».

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