Fiorentina-Napoli 2-2, Calzona abbandona la nave: «Futuro? Ci penserà solo De Laurentiis»

L'allenatore ai saluti: «Qui una catastrofe, problemi fuori dal campo»

Fiorentina-Napoli 2-2, Calzona abbandona la nave: «Futuro? Ci penserà solo De Laurentiis»
Fiorentina-Napoli 2-2, Calzona abbandona la nave: «Futuro? Ci penserà solo De Laurentiis»
Venerdì 17 Maggio 2024, 23:42 - Ultimo agg. 23:52
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«Oggi mi fa male poco perché la squadra ha fatto la prestazione. Giocavamo contro la Fiorentina che non è una squadra da poco, una squadra con organico importante». Francesco Calzona si lecca le ferite, il Napoli non svolta nemmeno a Firenze: «La squadra mi è piaciuta per la prima mezz'ora, poi dopo il loro pareggio ci siamo disuniti per dieci minuti e abbiamo poi preso il secondo gol. Però il secondo tempo abbiamo alzato il baricentro praticamente di venti metri e abbiamo fatto secondo me una buona partita, abbiamo avuto occasioni da rete. Non abbiamo vinto, sappiamo che il nostro problema è che eravamo condannati a vincere e siamo condannati a vincere. Questo lo sappiamo e sicuramente non aiuta».

E il futuro come sarà? «A questo ci deve pensare la società per il prossimo campionato.

Avranno le loro strategie, per cui ne ha parlato il presidente e nessun altro. Avranno le loro strategie e sapranno cosa fare per ridare vitalità a questa squadra e per tornare nelle posizioni che gli competono» ha tagliato corto Calzona a Dazn.

 

Anche a Firenze due gol presi per qualche errore di troppo: «Oggi abbiamo preso gol su punizione e su un disimpegno errato, sicuramente perché non abbiamo dato soluzioni a Mazzocchi. Sono cose che possono capitare. Onestamente lo score dice che la Fiorentina ha avuto tre occasioni da gol, in due ha fatto gol: 66%. A noi condanna questo, perché succede sempre così. Abbiamo una media altissima sull'occasione dell'avversario dove prendiamo gol. Purtroppo è così, però accontentiamoci del pareggio e della prestazione».

«La mia gestione ha tenuto la squadra nella stessa posizione e mi prendo le responsabilità. Non dovrei essere l'unico. Non mi aspettavo tutti questi problemi, chiaro, non mi aspettavo una catastrofe che non è solo in campo ma generale. Non ho dovuto pensare solo al campo come sarebbe il mio lavoro ma fare tante altre cose e nessuno mi ha detto niente. Forse ho sottovalutato la situazione perché non la conoscevo».

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