Grazzanise, via ai laboratori didattici nell’ex fattoria del boss: «Ora la svolta aeroporto»

Oliviero: «Così si sconfigge la camorra». Petrella: «Scalo commerciale più vicino»

La cerimonia
La cerimonia
di Giulio Sferragatta
Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:40
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Dal latte imposto ai caseifici con lo strumento dell’intimidazione camorristica alle mozzarelle lavorate dagli studenti. Il processo di rivalsa della giustizia sul clan dei Casalesi passa attraverso la formazione e la cultura della legalità. Con questo spirito, nella fattoria di Francesco Schiavone, alias Sandokan, confiscata nel 2008, è stato inaugurato - ieri mattina - il Centro di formazione delle coscienze e dei mestieri. Il complesso è stato dedicato alla memoria del luogotenente Baldassarre Nero, ex comandante della stazione dei carabinieri di Grazzanise, morto a causa del Covid durante la pandemia, ma protagonista di diversi operazioni anticamorra.

Nel centro di formazione, benedetto dall’arcivescovo Pietro Lagnese, beneficiario di uno stanziamento della Regione di circa un milione e 300mila euro, studenti di Agraria dell’istituto tecnico “Falco” di Capua avranno modo di imparare il mestiere del casaro e del panificatore.

Grazie a moderni laboratori didattici, sotto il coordinamento di esperti docenti, i giovani potranno acquisire le principali tecniche per la preparazione dei prodotti tipici dell’area dei Mazzoni.

Gremito il piazzale che precede l’ex fattoria del capo del sodalizio criminale casalese, attualmente collaboratore a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sindaco Enrico Petrella ha illustrato nel dettaglio lo scopo del progetto, che parte dalla voglia di riscatto di una comunità che - troppo spesso - ha dovuto fare i conti con la camorra e la presenza intimidatoria dei suoi esponenti. «Ci saranno laboratori per la formazione professionale degli studenti - ha evidenziato il primo cittadino - ma il centro costituirà anche un tavolo permanente in cui la cittadinanza potrà confrontarsi sulla differenziata, sulla gestione del bene comune, oltre che nelle attività di sostegno delle fasce più deboli. Sarà il nostro punto di incontro per creare una nuova comunità».

La cerimonia

Alla cerimonia, hanno presenziato anche i vertici della Regione, assieme al prefetto Giuseppe Castaldo e al presidente della Provincia Giorgio Magliocca. «La Regione - ha sottolineato il governatore Vincenzo De Luca - ha finanziato la ristrutturazione di quest’immobile, dimostrando che è possibile creare lavoro attraverso un impegno straordinario. Non sempre sui beni confiscati si hanno risultati tangibili. Invece qui li abbiamo ottenuti puntando sul doppio obiettivo della formazione dei giovani e della valorizzazione di prodotti agroalimentari come mozzarella e pane, due eccellenze che cerchiamo di tramandare anche come tradizione artigianale».

È un messaggio di speranza e di riscatto quello lanciato dalle istituzioni ai tanti studenti che, con entusiasmo, hanno partecipato all’evento. «Il riutilizzo sociale - ha evidenziato il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero - rappresenta la sconfitta della camorra. I passi verso la rinascita di questi luoghi, un tempo simbolo di oppressione, passano anche attraverso la buona amministrazione e la filiera istituzionale fra territorio e Regione». Per rendere possibile la realizzazione del progetto, il consiglio regionale ha autorizzato, tempo fa, il cambio di destinazione d’uso del complesso agricolo da fattoria a laboratori didattici. La Regione continuerà ad investire sui beni confiscati alle organizzazioni criminali, per un riutilizzo sociale che valorizzi il territorio e le sue peculiarità. Lo ha detto l’assessore regionale alla Legalità, Mario Morcone, che ha posto l’accento sul segnale forte e deciso che viene dato alla comunità, dal momento che l’azienda di Sandokan «è stata per anni la testimonianza dell’arroganza e potere camorristico».

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Il potenziamento delle misure di prevenzione per il recupero dei beni, fino a qualche anno fa, gestiti dal clan dei Casalesi - ha riferito il presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Gabriella Casella - ha senz’altro facilitato questo processo di riqualificazione e valorizzazione, in funzione della loro restituzione alla comunità. Nell’occasione, lo stesso sindaco Petrella ha rivelato che «il governatore De Luca ha dato l’ok all’aeroporto commerciale di Grazzanise, ovvero di adibire a scalo commerciale un’area dell’aeroporto dell’Aeronautica militare». Una notizia di non poco conto. Nel mese di marzo dello scorso anno, la Regione ha stanziato, tra l’altro, centomila euro per l’elaborazione del relativo studio di fattibilità, richiesto dal Ministero della Difesa. Pochi mesi dopo, a settembre, l’incontro del primo cittadino conil vertice del dicastero Guido Crosetto, che convenne nell’utilità di un scalo commerciale a nord di Napoli.

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