Melito, lotta ai ladri di corrente: 30 famiglie lasciate al buio

Controlli nel rione 219, nel mirino occupanti abusivi e e allacci fuorilegge

Un palazzo del rione 219 di Melito
Un palazzo del rione 219 di Melito
di Giovanni Mauriello
Mercoledì 24 Aprile 2024, 23:30 - Ultimo agg. 26 Aprile, 08:30
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Pugno duro del Comune contro le occupazioni abusive degli alloggi del dopoterremoto. È partito il maxi censimento avviato dal commissario straordinario Francesco Antonio Cappetta, che guida l’ente locale dopo il decreto di scioglimento per mafia, per un controllo del territorio, affidando a polizia municipale, carabinieri, tecnici dell’Enel e personale dei servizi sociali del Comune il compito di stanare i fuorilegge. 

L’indagine concordata con la prefettura mira a conoscere chi effettivamente usufruisce degli alloggi e se i residenti siano i legittimi assegnatari o se, come si suppone al municipio, ci sarebbe un’illegalità diffusa, un mercato di compravendita di abitazioni, con sfratti e subentri non giustificati da graduatorie e assegnazioni. Il complesso lavoro di controllo riguarda 600 abitazioni, spalmate in due quartieri, che negli anni avrebbero subito numerose modifiche, con aperture di vani e cancelli e la chiusura di spazi condominiali a piano terra, dove sarebbero state ricavate ridotte residenze per figli e nipoti di chi vive nelle palazzine.

Al setaccio in due giorni di ispezioni quaranta alloggi della ricostruzione, ubicati nelle immediate vicinanze del municipio e della caserma dei carabinieri.

In quattro scale di altrettanti numeri civici di via Budapest il settanta per cento dei residenti non avrebbe i requisiti per occupare quelle case popolari, destinate ai senzatetto. Pochi coloro che pagherebbero i canoni di fitto, qualcuno per ottenere le chiavi dell’ appartamento avrebbe versato una tangente. Altissima anche la percentuale di allacci abusivi alle forniture idriche ed elettriche. L’Enel, accertata l’irregolarità, ha tagliato l’utenza agli abusivi privi di regolari contatori, lasciando al buio decine di appartamenti, tra le proteste degli abitanti.

La società elettrica, intervenuta con alcune squadre giunte anche da Salerno, ha poi continuato autonomamente il controllo nella parallela via Praga per salvaguardare la sicurezza dei residenti, accertando ulteriori abusi. Secondo i primi riscontri, in mancanza di regolari contatori, la corrente elettrica veniva prelevata dall’esterno dei palazzi, direttamente dall’alimentazione principale. A poche ore dalle ispezioni alla stessa Enel sono giunte decine di richieste di nuovi contatori in quella strada. 

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I reati contestati agli occupanti nel corso dell’operazione, coordinata dalla polizia municipale con la responsabile Maria Rita Papa vanno dalla occupazione di alloggi senza titolo, agli allacci illeciti, agli abusi edilizi. I poliziotti municipali assieme alle assistenti sociali hanno accertato che per alcuni occupanti mancano gli atti di successione agli uffici, per sopraggiunta morte degli assegnatari; per essi prevista la sanatoria. Le case del dopo terremoto furono ultimate alla fine degli anni '80 sui suoli concessi dal Comune e furono assegnate ai terremotati napoletani.

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