Folla ai funerali della prof uccisa a martellate dal vicino: lutto cittadino nella sua Capodrise

Folla ai funerali della prof uccisa a martellate dal vicino: lutto cittadino nella sua Capodrise
di Claudio Lombardi
Domenica 1 Marzo 2015, 18:47 - Ultimo agg. 22:10
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CASERTA - Solo oggi, forse, nel giorno in cui lo sgomento ha lasciato il passo al dolore, Capodrise, si è resa conto delle dimensioni della tragedia che si è abbattuta sulla comunità. Erano in centinaia, nel pomeriggio, ai funerali di Pasqualina Sica, l'insegnante 55enne uccisa a colpi di martello dal suo vicino, Tommaso Senzio, nel cortile di casa, il 23 febbraio, dopo l'ennesima lite condominiale. Erano davvero in tanti sul sagrato della chiesa di Sant'Andrea Apostolo, e tutti - amici, parenti, semplici cittadini -, idealmente, hanno abbracciato i fratelli della donna, Pasquale e Salvatore, e mamma Rosa, anziana e malata, che non ha partecipato alla celebrazione, perché pare non sappia neppure cosa sia realmente successo lunedì scorso.



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Le grandi navate del tempio a stento sono riuscite a contenere la folla e la commozione; il rito è stato ufficiato dal vescovo di Caserta, Giovanni D'Alise: «Perdonare è una scelta cristiana», ha detto nell'omelia. Per la durata delle esequie il sindaco Angelo Crescente ha proclamato il lutto cittadino: dalle 13, bandiere sugli uffici pubblici a mezz'asta e serrata di bar ed esercizi pubblici. «Un atto doveroso per interpretare il sentimento di commozione che ha pervaso la comunità», ha dichiarato Crescente.



In chiesa, tra gli altri, il presidente del centro studi «Alcide De Gasperi» Salvatore Liquori, associazione di cui Sica era la coordinatrice, il segretario provinciale della Cgil Camilla Bernabei, sindacato nel quale militava, la preside dell'istituto tecnico dove insegnava francese, il «Padre Salvatore Lener» di Marcianise, Alfonsina Corvino, e una folta delegazione di studenti e insegnati. Il lungo silenzio sul sagrato è stato infranto solo dal battito di mani, quando, all’uscita della chiesa, si è levata al cielo la bara.