«Napoletani e comunisti», no ai 99 Posse: a Verona insorge la destra

«Napoletani e comunisti», no ai 99 Posse: a Verona insorge la destra
Sabato 23 Agosto 2014, 02:54 - Ultimo agg. 16:45
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Quel «Non un passo indietro», titolo del loro ultimo disco (a festeggiare i vent'anni dall'uscita di ”Curre curre guagliò”, il loro primo album in studio), alla fine potrebbe rivelarsi azzardato. Perché ciò che potrebbe accadere presto è che i 99 Posse decidano di non esibirsi la sera del 4 settembre in quel di Verona. Niente concerto per il ”Vrban festival”, patrocinato dal Comune della città leghista, guidata dal sindaco Flavio Tosi.



«A quanto pare a Verona se sei comunista e napoletano non puoi suonare, se sei fascista diventi presidente di una municipalizzata...», twittava l'altro ieri la band partenopea. Il riferimento è ad Andrea Miglioranzi, in passato del Msi e ora presidente di Amia, società legata al Comune veneto. Non solo: Forza Nuova fa sapere di voler «partecipare all'esibizione dei 99 Posse con tutti i militanti e simpatizzanti».



Fabio Venturi, considerato uomo molto vicino a Tosi, è stato netto nella sua dichiarazione al Corriere Veneto: «Quando ero in Provincia ho sempre sponsorizzato questo bellissimo Festival. Ma proprio per quello che i 99 Posse rappresentano, ho detto agli organizzatori che il loro nome andava comunicato e condiviso prima, con chi dava il patrocinio: non mi sembra il caso di contrapporre due mondi politici in questo momento e probabilmente la scelta migliore sarebbe annullare la data».



Parole indicative del clima che si è creato attorno alla prevista esibizione della band, simbolo della sinistra antagonista, in una città nelle mani della destra. Una situazione che impensierisce anche le forze dell'ordine, che temono disordini in occasione del concerto. Si vedrà: al momento sia sul cartellone del festival, sia sul sito della band, l'appuntamento non è stato cancellato.