Napoli. Concorso interno al Cardarelli, è polemica

Napoli. Concorso interno al Cardarelli, è polemica
di Marisa La Penna
Mercoledì 8 Luglio 2015, 20:42 - Ultimo agg. 9 Luglio, 17:54
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La denuncia arriva dal consigliere regionale del Pd, Antonio Marciano. E si riferisce all'attribuzione di funzioni di coordinamento dell'area sanitaria e tecnica del Cardarelli affidata a una selezione interna all’ospedale. «La commissione esaminatrice - scrive Marciano in una nota - mette a disposizione ottanta punti di cui trenta per la valutazione titoli (massimo quindici per la carriera, sei per titoli di studio e nove per il curriculum) e cinquanta per la prova colloquio. Vale a dire che c’è una sproporzione alta tra storia professionale, curriculum, titoli e prova orale». In questo modo, secondo l’esponente del Pd, si rischia di mortificare qualcuno a vantaggio di altri che hanno, magari, tutte le carte in regola. Insomma per Marciano il risultato del concorso potrebbe determinare «una valutazione non giusta, non equilibrata».



Su Facebook - dove è state postato un intervento di Marciano - i commenti si sprecano. E le illazioni pure. Sta di fatto che l’incongruenza nell’attribuzione del punteggio è, effettivamente, innegabile.





Ma quali sono queste figure professionali a cui fa riferimento il bando? Si tratta innanzitutto di sei collaboratori sanitari di radiologia medica da assegnare ad altrettanti reparti. Vale a dire: radiologia vascolare, radiologia generale tac, radiologia generale area tecnica, radiologia padiglione Palermo, medicina nucleare e neuroradiologia. E di altri tredici collaboratori professionali sanitari infermieri che andranno distribuiti presso i reparti di chirurgia toracica, oncologia, urologia, endocrinologia, autoparco.



Riprende Antonio Marciano: «Il rischio che si corre è che nel principale ospedale del Mezzogiorno si continui a far prevalere la logica organizzativa a danno di quella dell’assistenza». Il concorso interno - che prevede l’accettazione delle domande entro il prossimo 17 luglio - è il frutto di un accordo protrattosi a lungo, che si è concluso lo scorso anno, prima cioè che venisse nominato il commissario straordinario.



La selezione dovrebbe essere fìssata a fine estate. «Come possono le organizzazioni sindacali, in sede di contrattazione, concordare per una valutazione che attribuisce una sproporzione così alta tra storia professionale, curriculum, titoli e prova orale?» si domanda, infine, l’esponente del Pd in Consiglio regionale. I sindacati sostengono che in questo modo non si privilegiano solo gli anziani ma si dà spazio anche ai giovani.



Sulla questione interviene l’ex direttore generale del Cardarelli, Rocco Granata. Dice: «L’onorevole Marciano ha sollevato un problema giusto. Ma devo precisare che quell’accordo non è attribuibile alla gestione precedente a quella dell'attuale commissario straordinario dell’azienda Cardarelli. Il commissario Caputo è in carica dal 29 agosto del 2014. Il verbale di accordo del ”concorso interno” è stato firmato il 15 dicembre successivo. Quindi dopo la mia gestione. Per quanto mi riguarda ho avuto scontri anche violenti con i sindacati su quel tema».





Riprende il manager: «Credo, comunque, che sia arrivato il momento di prendere in considerazione per tutti, dai direttori generali, amministrativi e sanitari, la necessità, quando si provvede a dare incarichi, che sia pregiudizialmente indispensabile esibire la valutazione positiva sull’attività svolta. Diversanmente si conferirebbero degli incarichi e delle funzioni a chi, pur avendo i requisiti, non ha svolto bene il proprio incarico. Questo principio dovrebbe diventare legge».



Infine Granata conclude:
«Si è stabilito se queste 52 unità lasciano le funzioni attualmente svolte? In caso dovessero lasciarle si determinerebbe un enorme problema per l’attività del Cardarelli: chi svolgerebbe i loro compiti? Altro problema è per l’area dei Tecnici.
E' stata garantita in Commissione la presenza di un medico con competenza specifica nel campo? Infine, la scelta delle posizioni organizzative è avvenuta dopo aver acquisito il parere della Direzione sanitaria che conosce le reali necessità e problematiche dell’Ospedale o è stato frutto di accordi?
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