Napoli. Incuria e degrado nelle aree della prima municipalità tra piazze ed edifici storici. All’interno dei giardini che circondano la celebre fontana della sirena del XIX secolo ad esempio, sono stati posti – da alcuni clochard della zona – lenzuola, indumenti e scarpe che ricoprono parte della lapide dedicata all'ambientalista Claudio Miccoli.
Ma non è tutto. Lungo via Mergellina risulta ancora transennato parte del marciapiede immediatamente al di sotto dell'edificio che ospita la stazione navale della Guardia di finanza e che più di due settimane fa ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco, per la rimozione di gran parte dell'intonaco pericolante.
Ad attirare l'attenzione è ancora una volta la "chiesa-cantiere" di Santa Maria di Piedigrotta, dove gli operai sono tuttora al lavoro nell'area antistante l'ingresso e dove turisti e curiosi - attirati dalla costruzione del XIV secolo - si fermano sempre più spesso ad osservare la facciata ricoperta dalle reti di protezione.
Altri "scheletri d'acciaio" circondano la struttura - al largo Torretta - che ospita gli uffici omunali.
Cantieri aperti ed aree degradate insomma, sembrano interessare gran parte della città di Napoli dal centro storico ai quartieri più periferici.