Caserta, villetta di San Clemente: riparte la corsa ai fondi

Spaccatura nel Pd: polemiche su tempi e ripresa dei lavori

L'assise
L'assise
di Daniela Volpecina
Venerdì 5 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:09
4 Minuti di Lettura

Tempi lunghi per la ripresa dei lavori nella villetta di San Clemente. È quanto è emerso ieri in consiglio comunale al termine di un lungo dibattito che ha fatto registrare anche un intervento del sindaco Carlo Marino. Dopo aver perso un finanziamento di mezzo milione di euro a causa di un contenzioso con la società che avrebbe dovuto svolgere il restyling, il Comune fa affidamento ora sui fondi dovuti dal Governo ai Comuni per effetto dell’Accordo di coesione. «Se il ministro Fitto - ha detto il sindaco - subito dopo le Europee, si deciderà a erogare le somme previste, potremo procedere con una nuova gara e completare i lavori».

L’argomento era stato portato all’attenzione dell’aula dal consigliere di “Caserta Decide”, Raffaele Giovine, che nel luglio scorso aveva depositato una petizione con oltre 200 firme per chiedere all’amministrazione di far ripartire il cantiere, fermo da oltre due anni, e convocare un tavolo periodico per aggiornare i residenti della frazione. «Trattandosi di un progetto che era finanziato nell’ambito dei Pics - fa notare l’esponente di opposizione - non comprendo i motivi per i quali il Comune non abbia chiesto alla Regione una deroga di questi fondi.

In questo modo, superato il contenzioso con la ditta, alla quale il giudice ha riconosciuto un credito di 18mila euro, si sarebbe potuto procedere con una rimodulazione del progetto e riaprire la piazza». «Considerata la grave inadempienza della società - denuncia Paolo Santonastaso di Fdi - che ha interrotto i lavori a pochi giorni dall’apertura del cantiere, a inizio 2022, dicendo di non riuscire a sostenerne i costi e questo dopo aver praticato un ribasso anomalo del 35% in sede di gara, viene da chiedersi come mai il Comune non abbia rescisso il contratto».

La villetta intanto è ancora chiusa e non è ancora tornata nella disponibilità dell’Ente. «Speriamo almeno che si proceda al più presto con il pagamento delle quote per l’esproprio dell’area - aggiunge Pasquale Napoletano (Fdi) - che, come è noto, apparteneva all’Idsc quando è stata bandita la gara». Una vicenda che al momento del voto ha fatto registrare una nuova spaccatura nella maggioranza. Il consigliere del Pd, Matteo Donisi, ha deciso di appoggiare la petizione di Giovine in contrasto con i colleghi di partito e del centrosinistra che hanno bocciato in blocco l’atto.

Durante il Consiglio una delegazione di venti associazioni ha improvvisato un sit-in nella hall per chiedere aggiornamenti sull’ex caserma Brignole, un’area sottoposta a vincolo e abbandonata lungo i galoppatoi di viale Carlo di Borbone che queste realtà vorrebbero fosse destinata a verde pubblico. L’amministrazione ha però inserito nel piano triennale delle opere pubbliche un project financing del valore di oltre 4 milioni di euro per la realizzazione qui di un polo sportivo, una piscina termale e una struttura di riabilitazione. E ciò malgrado la Soprintendenza abbia bocciato l’ipotesi di abbattimento dei manufatti nel sito della seconda guerra mondiale. L’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, affronterà il caso in commissione Patrimonio il 12 aprile, ci saranno anche le associazioni.

Video

Tutti d’accordo invece in aula sulla mozione di Santonastaso, su richiesta dell’associazione “Il coraggio di Laura”, che candida Caserta a rientrare tra le “Città blu”, ossia quelle a misura di persone affette dallo spettro autistico. Ritirata invece la delibera che prevedeva la realizzazione di un monumento sepolcrale per il vescovo emerito monsignor Raffaele Nogaro. «Il vescovo Nogaro - ha spiegato il sindaco - al quale questo Consiglio ha già riconosciuto la cittadinanza onoraria, ha chiesto, quando arriverà la sua ora, di non essere sepolto nella cripta dei vescovi ma nel cimitero della città. Ha ritenuto però il progetto del mausoleo eccessivo e ha chiesto una sepoltura semplice. Il progetto dovrà quindi essere modificato dalla giunta».

Approvati all’unanimità poi il conferimento della cittadinanza benemerita alla memoria del maestro Luigi Vanvitelli proposta dall’assessore alla cultura, Enzo Battarra, e il progetto di sviluppo della Rete accelerometrica nazionale per il monitoraggio sismico della città con l’installazione di due apparecchi, in Prefettura e nell’ex caserma Sacchi. La seduta si era aperta con l’ufficializzazione del consigliere Donato Aspromonte come capogruppo di Fi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA