Caserta, Parco Primavera: c’è lo stop del Tar, slittano i lavori

Ancora non definito il trasferimento delle famiglie che dovranno lasciare gli alloggi durante i cantieri

Il Parco Primavera
Il Parco Primavera
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:34
4 Minuti di Lettura

Finisce in un buco nell’acqua il tentato blitz degli uffici comunali che hanno tentato di accelerare con la stipula del contratto tra l’amministrazione e la cooperativa edilizia “La Palma 73” per i lavori di riqualificazione del fabbricato B1 di proprietà comunale al Parco Primavera di Tuoro. La prima sezione del Tar Campania ha infatti accolto i motivi aggiunti presentati dall’avvocato Renato Labriola e ha concesso la sospensiva dell’efficacia per la determinazione 243 del Settore Infrastrutture del Territorio firmata dal dirigente Francesco Biondi e dal responsabile unico del procedimento Giovanni Natale.

Con l’atto amministrativo sottoscritto una settimana fa i due tecnici approvavano gli ultimi verbali della commissione aggiudicatrice e proponevano all’Ente la firma del contratto con l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto di progettazione ed esecuzione dei lavori alla cooperativa edilizia di Pozzuoli.

Una decisione contestata dall’operatore “Appalti Di Bello” che era stato estromesso dalle procedure e che aveva, tramite Labriola, già contestato l’esclusione. Con poche esitazioni, e senza ascoltare il legale dell'amministrazione, il presidente della prima sezione Vincenzo Salamone ha firmato il decreto di sospensiva approvando la richiesta del legale della ditta Di Bello. Numerose le nuove contestazioni presentate ai magistrati: violazione e falsa applicazione del bando di gara, eccesso di potere per erronea valutazione nei presupposti di fatto e violazione del principio del giusto procedimento (in riferimento all’esclusione della ditta Di Bello), violazione e falsa applicazione del codice dei contratti, della lex specialis ed eccesso di potere (in riferimento alla scelta della commissione aggiudicatrice di riammettere la coop “La Palma” alla procedura da cui era stata inizialmente esclusa). Ora toccherà ai magistrati entrare nel merito del ricorso e dirimere la questione.

Difficile prevedere quali effetti avranno i ricorsi al Tar (e il possibile prosieguo della battaglia legale al Consiglio di Stato) sulle procedure attivate dall’amministrazione comunale.

Il contenzioso tra ditte

Sembra scongiurata la possibilità che l’amministrazione arrivi alla firma del contratto con la coop “La Palma 73”, atto determinante per blindare i lavori. Le normative nazionali previste per l'attuazione del Pnrr prevedono una tutela speciale per i contratti sottoscritti dagli enti locali che hanno ricevuto i finanziamenti. Una volta firmato il contratto la ditta incaricata continuerebbe a svolgere i lavori anche se un tribunale dovesse riconoscere un errore nelle procedure attribuendo l’aggiudicazione ad un'altra impresa. Quest'ultima non potrebbe fare i lavori ma avrebbe diritto al pagamento dei danni, ovvero ad incassare il valore dei lavori messi a gara. Nel caso del Parco Primavera se il Comune avesse firmato il contratto con “La Palma 73” e il Tar avesse riconosciuto l’errore, la ditta “Di Bello” avrebbe avuto diritto ad ottenere dal Comune circa sei milioni e mezzo di euro.

Video

Apparentemente risolto il problema del rischio danni incombe l’incognita delle ristrette tempistiche previste per le opere finanziate con i fondi del Pnrr. A discutere del problema ieri è stata la commissione speciale di controllo per il Pnrr dove l’attenzione resta alta sul rispetto del cronoprogramma per le tante progettualità finanziate e i cui lavori non sono ancora partiti. «Il ritardo generale con cui si sta procedendo in materia di Pnrr è riconosciuto ormai da tutti ma questa - dice il presidente del gruppo Pasquale Napoletano (Fdi) - non deve essere una occasione per fare polemica. C’è il rischio concreto che il contenzioso legale possa farci perdere un finanziamento importante e che il danno incida in maniera negativa sulle casse dell’Ente. I tecnici comunali devono valutare le tempistiche previste e assicurarsi il buon esito del cantiere oltre a trovare una sistemazione per le famiglie che dovranno trasferirsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA