Antonio Gengaro è il candidato sindaco del campo largo. L’ufficialità è arrivata in serata a margine del tavolo di coalizione e, soprattutto, del giorno più lungo del Pd. Il Nazareno blinda la candidatura del portavoce dell’area Schlein, Petracca ne prende atto dopo un incontro con il deputato Piero De Luca, king maker della giornata, e convoca le aree interne del Pd irpino per le comunicazioni ufficiali prima di incontrare gli alleati.
È questa una sintesi più che estrema della seconda giornata di tempo che il consigliere regionale aveva chiesto agli alleati per riflettere sulla candidatura a sindaco benedetta dai livelli romani del partito, scelta a maggioranza dal tavolo di centro sinistra ma osteggiata soprattutto dai consiglieri comunali uscenti.
A lanciare un altro ramoscello di ulivo in direzione di via Tagliamento è stato anche lo stesso candidato in pectore. Nel pomeriggio, infatti, Gengaro attraverso una nota stampa ha rivendicato di aver favorito il ritiro dei ricorsi: «Sono certo che si ponga in sintonia con lo sforzo che il gruppo dirigente provinciale del Pd, l’onorevole Maurizio Petracca, i consiglieri comunali uscenti hanno compiuto e stanno compiendo, per impegnarsi tutti insieme a ritrovare e risaldare dialogo e coesione. L’unico obiettivo da perseguire è garantire una vera svolta nella vita amministrativa, politica e civile della città. Le mie energie sono unicamente proiettate in questa direzione. Sono sicuro che il campo largo del centrosinistra così possa lavorare per raggiungere il suo scopo». Prima della riunione con gli alleati, Petracca ha incontrato i rappresentanti delle varie aree interne al partito chiamati ad esprimersi sulla candidatura. Presenti i rappresentanti dell’area Schlein, Raffaello De Stefano e Sara Iannaccone, il gruppo dirigente, Enza Ambrosone e Vittorio Ciarcia oltre, ovviamente, il segretario Pizza, l’ex senatore Enzo De Luca, l’ex presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio, che si è detta pronta a candidarsi ad Avellino per l’alto valore della sfida elettorale, e il dirigente Franco Iovino che avrebbe espresso maggiori perplessità. Assente l’ex deputato Umberto Del Basso De Caro, a quanto pare in segno di protesta per il percorso che ha portato alla candidatura di apicale. Poi l’incontro tra Pd, M5s, Sinistra italiana, Si Può e Controvento dove Petracca ha formalmente ritirato la candidatura di Pizza, ringraziandolo per la disponibilità e il senso di responsabilità, lasciando sul tavolo per il Pd solo il nome di Gengaro su cui gli altri si erano già espressi per il sì. In un clima certamente non disteso, Petracca non ha mancato di sottolineare le ingerenze esterne al tavolo, arrivate dai livelli romani dei partiti, e ha dato anche conto delle difficoltà a far convergere su Gengaro il gruppo consiliare uscente che minaccia il proprio disimpegno.