Benevento, torna l'allarme cinghiali: inseguita donna con cane

Possibile un aumento della popolazione imprevisto

Benevento, torna l'allarme cinghiali
Benevento, torna l'allarme cinghiali
di Antonio Martone
Domenica 25 Febbraio 2024, 10:24 - Ultimo agg. 10:25
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Torna l'incubo cinghiali in città. Brutta esperienza quella capitata la scorsa sera ad una signora mentre passeggiava con il suo cagnolino lungo via Einstein al rione Pacevecchia che ha rischiato di essere aggredita. È stata rincorsa, infatti, per alcuni metri da un ungulato di grosse dimensioni che probabilmente aveva mirato al cane come obiettivo ed è riuscita a cavarsela rifugiandosi in un cortile adiacente. Comprensibile lo spavento e dopo aver lanciato l'allarme, nella zona per l'intera serata nessuno si è avventurato a camminare a piedi.

Immediatamente sono stati chiamati gli specialisti, i cacciatori di selezione che hanno appurato l'esistenza di un buon gruppo di cinghiali che però si muove per l'intera area e che presumibilmente arriva dalla non lontana contrada Monteguardia che è particolarmente ricca di boschi e vegetazione folta che costituiscono l'habitat ideale per questi animali.

La Pacevecchia, però, non è l'unico quartiere interessato al problema. Altre segnalazioni di presenze di cinghiali, in questi ultimi giorni, sono arrivate dalla contrada Santa Clementina nei pressi della chiesa San Cosimo, dalla zona stadio Santa Colomba, contrada Pantano e Gran Potenza che tra l'altro sono le aree cerchiate in rosso da mesi da parte degli addetti ai lavori che continuano incessantemente il loro lavoro.

A mettere in ambasce gli esperti, però, c'è un fenomeno mai verificatosi in passato. «La cosa strana è che stiamo vedendo - dice Vincenzo Boscaino dell'Atc - parecchie femmine di cinghiale con i piccoli ed in questo periodo non era mai avvenuto. Questo potrebbe anche comportare un aumento della popolazione ulteriore rispetto a quanto preventivato grazie agli studi effettuati negli anni precedenti ed all'esperienza da parte nostra in questo delicato settore».

Giuseppe Porcaro, responsabile dell'ufficio caccia della Regione Campania per Benevento e provincia rappresenta le difficoltà attuali nel continuare l'opera di prevenzione e controllo. «Dallo scorso 14 gennaio si è chiusa la campagna di caccia al cinghiale e pertanto gli ungulati possono spostarsi liberamente considerato che nelle zone dove sono registrati non ci sono più le squadre di cacciatori. Questo, naturalmente, comporta in alcuni casi gli spostamenti anche nei pressi di centri abitati. Prima invece c'erano battute di caccia in continuazione. Attualmente possiamo operare soltanto con la caccia di selezione che viene attuata solo in contesti dove l'animale non può e non deve stare, tipo le vicinanze di edifici. Di recente, comunque, abbiamo ottenuto un ottimo risultato con la tecnica della posa in opera delle gabbie. In via Tiengo dove c'era stata segnalata nuovamente la presenza di cinghiali da parte dei carabinieri e di residenti, ne abbiamo catturato ben otto e li abbiamo affidati al servizio veterinario competente.

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La scorsa primavera sempre in quella zona operammo con successo. Al di là dell'attuale fase di blocco, comunque, siamo sempre pronti ed operativi a protezione in particolare dei centri abitati. Per via Einstein stiamo monitorando attentamente la situazione». Ricordiamo che grazie al lavoro svolto in questi anni, la squadra di cacciatori di selezione regolarmente addestrati è composta da 170 elementi pronti a mettersi in azione per il capoluogo e la provincia su richiesta di agricoltori e cittadini. Entro la metà del mese di marzo, comunque, si è in attesa del nuovo decreto per la gestione dei cinghiali da parte della Regione Campania con un regolamento che dovrebbe consentire di agire con maggiore libertà nell'azione di contrasto al fenomeno anche in vista della fine dell'inverno e dell'inizio del periodo estivo.

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