Il vertice di una società beneventana che opera nel settore elettrico asseriva, secondo l'accusa falsamente, di aver sostenuto spese per attività di ricerca e sviluppo. Ora è scattato il sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie, unitamente a beni mobili e immobili, per un valore di 1.097.315,29 euro. L'indagine era stata delegata dalla Procura, retta da Aldo Policastro, con accertamenti coordinati dal sostituto procuratore Maria Gabriela Di Lauro, al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, diretto dal maggiore Francesca Conte. Le fiamme gialle hanno contestato il reato di indebita compensazione all'azienda dopo l'esecuzione di analisi e acquisizioni documentali.
Il via agli accertamenti era scaturito da un'informativa di reato inviata dal'Agenzia delle Entrate – divisione contribuenti – settore contrasto illeciti, sezione territoriale Sud di Napoli, a carico appunto dell'azienda sannita.