Benevento, l'ex ministro De Girolamo più vicina all'addio a Ncd

Benevento, l'ex ministro De Girolamo più vicina all'addio a Ncd
Lunedì 24 Agosto 2015, 23:13 - Ultimo agg. 25 Agosto, 08:39
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Benevento. «No, non sono ancora andata via».



Appunto, non ancora, ma è fuor di dubbio che l’esperienza di Nunzia De Girolamo nel Nuovo Centro Destra, il partito del quale fu una delle co-fondatrici nel novembre di due anni fa, è da ritenersi archiviata.



È calato il sipario perché per lei la mission per la quale era nato è fallita. «Ci riponevamo - dice l’ex ministro per le Politiche Agricole e Forestali - di dar vita a un centrodestra rinnovato, che recuperasse i suoi valori liberali, l’area dei moderati e, invece, oggi questo soggetto politico lo ritroviamo da tutt’altra parte, ha chiuso l’accordo con il Pd, si sposta a sinistra. È Alfano che si sposta, non io, non a caso il portavoce campano annuncia che il partito può prendere parte alle primarie del centrosinistra. Non credo che Ncd sia nato per questo, in ogni caso non può essere il centrosinistra lo schieramento della sottoscritta. Non sono disposta a barattare la mia coerenza e i miei valori per un posto al sole».



Non è una decisione improvvisata, quella di Nunzia De Girolamo. Già agli inizi di giugno, subito dopo le Regionali aveva avvertito: «O il partito esce dal governo nazionale, oppure sarò io a lasciare Ncd», precisando di esserne convinta da mesi, al punto che questa sua posizione le era costato il posto di capogruppo alla Camera.



Ora che, a suo dire, il partito va addirittura oltre, stipulando intese organiche con il Pd, De Girolamo non si spiega come queste posizioni possano essere assunte a cuor leggero da una classe dirigente che, sino a poco tempo addietro, «fin quando le cose andavano bene, intonava «Meno male che Silvio c’è» e ora pensano che il premier possa salvarli. Evidentemente, non conoscono né Renzi, né il Pd, che non accetteranno mai candidati provenienti dal centrodestra nelle loro liste».



In quanto a lei, andrà dove la porterà il cuore. Che, tradotto, dovrebbe essere Fi, probabile approdo naturale, perché lei non dimentica che per tale partito ha affisso manifesti e promosso manifestazioni sotto i gazebo. «E, inoltre, con Berlusconi mi sono sempre confrontata, il dialogo non si è mai interrotto», dice. Pure la settimana scorsa è stata a Villa Certosa, a Porto Rotondo, in Sardegna, ospite a cena dell’ex premier. Una scelta che, comunque, andrà ben ponderata.



Intanto, De Girolamo, pure in questi giorni, non disdegna il dialogo neanche con Salvini: ha parlato accanto a Vincenzo Sofo, leader di Mille Patrie e braccio destro del leader del Carroccio nella conquista del Mezzogiorno e nella campagna «Riprendiamoci il mare». «Ma con l’unico obiettivo – precisa - di lavorare all’alleanza di domani, a un centrodestra di nuovo unito».
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