Benevento, non pagano il conto al bar e picchiano i gestori e il figlio

Benevento, non pagano il conto al bar e picchiano i gestori e il figlio
di Michelangelo De Nigris
Giovedì 28 Agosto 2014, 23:44 - Ultimo agg. 29 Agosto, 09:44
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Benevento. Il mancato pagamento di una consumazione si trasforma dapprima in una violenta rissa tra tre avventori, il titolare del bar, la moglie e il figlio di 14 anni, poi finisce con tre feriti e altrettante persone finite agli arresti domiciliari.



Il tutto è accaduto l’altra notte in un bar ubicato nel centro cittadino di Cerreto Sannita.

Protagonisti giovani, di cui due residenti a Cerreto e un terzo nel comune di San Lorenzello. Si tratta di Antonio Parente e Giovanni Catone, di 30 anni di Cerreto, e Giovanni Riccio di 23 anni di San Lorenzello.



Questa la dinamica di quanto accaduto, secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo radiomobile delle stazioni dello stesso centro laurentino e del vicino comune di Cusano Mutri, giunti sul luogo dell’aggressione pochi minuti dopo che era arrivata una telefonata alla centrale operativa della Compagnia di Cerreto Sannita.



La vicenda aveva avuto inizio quando i tre avventori si erano rifiutati di saldare il conto delle consumazioni. Ne è nata, dapprima, una discussione accesa, poi si è passati alle minacce verbali e agli insulti e, infine, vi è stata la vera e propria aggressione.



Soltanto l’arrivo dei militari ha evitato che la situazione potesse, ulteriormente, degenerare.



Infatti, all’arrivo della gazzella dell’Arma, i tre giovani si sono immediatamente dileguati, ma venivano prontamente rintracciati dagli stessi militari mentre percorrevano alcune strade dello stesso centro con l’intento di allontanarsi dal luogo dell’accaduto.



Intanto per il barista e i suoi congiunti, tutti rimasti feriti nella violenta colluttazione, si rendeva necessario chiedere l’intervento di un’autoambulanza del servizio di pronto soccorso del 118. Dopo le prime medicazioni effettuate sul posto dai sanitari intervenuti, i tre venivano, successivamente, accompagnati al vicino presidio medico del Psaut «Maria delle Grazie».



Ai tre, dopo le visite effettuate dal personale sanitario al pronto soccorso, venivano riscontrate lievi ferite per trauma cranico, escoriazioni e contusioni varie. Successivamente, venivano dimessi con prognosi di guarigione di pochi giorni e potevano, di conseguenza, far ritorno nella loro abitazione.

Antonio Parente, Giovanni Catone e Giovanni Riccio, tutti e tre già noti alle stesse forze dell’ordine, che hanno operato, venivano accompagnati presso la sede del comando della Compagnia di Cerreto Sannita e, dopo gli adempimenti di rito, venivano dichiarati in arresto.



Devono rispondere dei reati di rissa e lesioni personali. Quindi hanno beneficiato del regime degli arresti domiciliari e saranno a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nella giornata di oggi i tre saranno interrogati dal Gip Roberto Melone.
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