Capodrise: bomba contro il bancomat, ladri in fuga senza bottino

Torna la paura in città

Il bancomat oggetto del tentto furto
Il bancomat oggetto del tentto furto
Domenica 10 Dicembre 2023, 09:27 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 08:01
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 Sono tornate le bombe. Le festività legate al Natale avanzano e i criminali ce la mettono tutta per fare il "pienone". Così, fra la notte di venerdì e sabato, hanno pensato di posizionare una bomba-carta davanti alla banca Unicredit di viale Carlo III di Borbone. La bomba è esplosa intorno alle due di notte e ha svegliato i residenti dell'intera zona. Da anni non si respirava "aria" di attentati. Quest'ultimo è avvenuto nei pressi di un hotel, a metà fra San Nicola la Strada e Capodrise, ma l'esplosione è stata udita a oltre cinquecento metri di distanza. L'unica fortuna - se così di può chiamare - è stato un "buco nell'acqua" per i ladri. Sì, perché nonostante fosse saltato in aria lo sportello Atm (automated teller machine) esterno all'istituto di credito, i malviventi non sono riusciti a estrarre il denaro: sono stati interrotti da alcune persone che erano riuscite ad affacciarsi ai balconi. Sono fuggiti a mani vuote, mentre sul posto si recavano le volanti della questura di Caserta. Subito sono scattate le indagini; si sta cercando di capire se ad agire sia stata una banda specializzata.

Di certo, la gang era composta da tre persone: le immagini catturate dalle telecamere esterne di alcuni negozi hanno individuato tre ladri giunti sul posto a bordo di una vettura.

Ieri, i vertici della banca hanno chiesto e ottenuto l'innalzamento del livello di vigilanza privata diurna e notturna. Ma fenomeni come questi, quasi alle porte di Caserta, non se ne vedevano più dall'Epifania del 1997, quando il killer Giuseppe Setola - all'epoca ancora esecutore di ordini - e altri affiliati provenienti da Casal di Principe, fecero esplodere delle bombe che erano state sistemate davanti alle saracinesche dei negozi di viale Carlo III per costringere i commercianti a pagare il "pizzo". Vennero individuati e processati i cosiddetti "bombaroli", grazie alla collaborazione di alcune vittime. Storia diversa per il tentato furto di denaro all'Atm della banca di Capodrise: si tratterebbe di ladri e non di camorristi, anche se per ora non si esclude alcuna pista. I tecnici della polizia scientifica della questura di Caserta hanno prelevato delle tracce di polvere da sparo e di liquido infiammabile, utilizzato dalla banda per far saltare in aria lo sportello: la banca, il giorno dopo, ha nascosto lo sportello con una lastra in acciaio per evitare una successiva incursione allo sportello esposto.

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I danni ammonterebbero a circa cinquemila euro, escludendo spese accessorie. La denuncia è stata formalizzata ieri dal direttore della filiale di Capodrise: nella stessa sera sarebbero stati denunciati altri tentativi di furti in provincia di Caserta. Si sta cercando di capire se l'evento della banca sia collegato a un altro attentato incendiario successo la scorsa settimana davanti a un supermercato di via Ferrarecce a Caserta. Indagini sono in corso e la polizia di Stato non vuole lasciare nulla al caso. Di certo, negli ultimi tempi, gli episodi di esplosioni sono in aumento. 

 

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