Scuola vietata a bimbe disabili:
Comune e Ambito litigano sui costi

Comune e Ambito litigano sui costi
Comune e Ambito litigano sui costi
di Marilù Musto
Mercoledì 30 Novembre 2016, 08:40
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Tora e Piccilli. Un cavillo burocratico vieta a due bambine di frequentare la prima elementare. La scuola è un diritto negato per Amalia e Giusy, gemelle di sei anni nate con un handicap. Le gemelle vivono e si spostano su una sedia a rotelle: per raggiungere il plesso scolastico delle elementari di Tora e Piccilli hanno bisogno di un pullman attrezzato per trasporto disabili. Fino a dieci giorni fa l'assistenza era garantita: il bus si fermava sotto casa di Amalia e Giusy e le portava poi a scuola.
Due lunedì fa, lo stop: l’Ambito C03 ha sospeso i servizi prestati dalla cooperativa sociale «Lavoro per la salute», incaricata del trasporto delle gemelle, perché non era competenza del gruppo di comuni dell’Ambito. Si è scoperto poi che la competenza era dell’ente locale; quindi, del Comune di Tora e Piccilli. E così, per mancanza di fondi, dalla casa comunale non è uscito alcun servizio. C’è stata, invece, un’offerta di denaro, 500 euro, da parte dell’amministrazione comunale di Tora e Piccilli affinché la famiglia provvedesse al trasporto delle bimbe, ma l'amministrazione in realtà non si è adoperata per attivare il bus.
Al paradosso si è aggiunta la beffa. Perché il dirigente scolastico del plesso ha inviato un reclamo ai genitori chiedendo lumi sulla mancata frequenza delle bambine. Un atto formale, certo. Ma i genitori ora chiedono aiuto per risolvere la situazione. «A questo punto ho aperto la strada alla possibilità di fare ricorso al Tar», spiega l’avvocato civilista Rosangela Pilunni che sta aiutando la famiglia. «Il ricorso al Tribunale Amministrativo della Campania ha un prezzo e i genitori delle gemelle vogliono pensarci su, intanto le bimbe continuano a recarsi a scuola in maniera discontinua perché sono legate alle esigenze lavorative del papà che lavora a Cassino. La madre delle piccole non guida l'auto e quando è bel tempo, con l'aiuto di una vicina, spinge le carrozzine fino a scuola a piedi. Gli altri giorni restano a casa».
La toga ha sollecitato con una nuova istanza al Comune la riattivazione del trasporto, ma è stato tutto inutile. Da domani, bisognerà ricominciare a lottare per il bene delle bambine, per la loro istruzione.
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