Libri finalisti del Premio Napoli: incontro alla Federico II tra autori e studenti

“Il grande racconto del Mediterraneo”, “Privati di Napoli” e “La guerra invisibile” i titoli in finale

Il logo dell'iniziativa
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di Barbara Pia Vadalà
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 21:56
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Napoli al centro degli eventi culturali. “Il grande racconto del Mediterraneo”, “Privati di Napoli” e “La guerra invisibile” sono i tre libri finalisti della 69esima edizione del “Premio Napoli”. Si è tenuto oggi, mercoledì 6 dicembre, presso l’Edificio Centrale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’incontro con i lettori per l’edizione 2023 del “Premio Napoli”.

L’incontro si è aperto con i saluti di Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e la presentazione dei libri tenuta dai docenti federiciani Vincenzo Caputo, Matteo Palumbo e Pasquale Sabbatino. Il “Premio Napoli”, riconoscimento per la cultura e lingua italiana, riconosciuto ormai come “Campania legge”, è occasione per un prolifico dialogo tra docenti e studenti nell’ambito della rinomata iniziativa culturale partenopea.

Il professore Caputo ha aperto l’incontro presentando il libro “La guerra invisibile” scritto da Maurizio Pagliassotti, rivolgendo agli ospiti presenti una domanda: “Avete mai immaginato di riportare per iscritto un viaggio?”; con quest’ultima, il docente Caputo, ha fornito un ottimo spunto di riflessione a tutti i presenti.

Nel suo libro infatti, Maurizio Pagliassotti ripercorre le vicende affrontate durante un viaggio lungo seimila chilometri, in parte percorso a piedi. Dalla rotta alpina italo-francese, itinerario dal forte valore simbolico, al confine turco-iraniano, lo scrittore va alla scoperta dell’altro fronte di guerra interno: quello contro i migranti. Una guerra nascosta, quasi invisibile. L’autore arriva in luoghi dove, migliaia di migranti, arrivano in cerca di speranza, la speranza di una rinascita che, a volte, risulta inutile da inseguire.

Pagliassotti, attraverso il suo libro, vuole far luce su aspirazioni, astuzie e crimini ed ha come obiettivo quello di trasmettere ai suoi lettori le sensazioni, talvolta lugubri, provate lungo il suo lungo viaggio. La parola è passata poi al professore Palumbo, il quale introduce il libro “Privati di Napoli”, di cui le autrici sono Anna Fava e Alessandra Caputi. “Privati di Napoli. La città contesa tra beni comuni e privatizzazioni” ha come tema centrale la privazione di Napoli. “La città sembra sfuggirci dalle mani”: queste sono le parole con cui, il professore Palumbo, vuole sottolineare come, Napoli, città dalle mille meraviglie, stia diventando, con il trascorrere degli anni, preda dell’estrema ingordigia dei privati e della, sempre più cospicua, presenza della camorra.

Le due autrici hanno fatto luce sui problemi che oscurano le bellezze del capoluogo partenopeo: dall’inadeguata presenza di servizi pubblici fino alla recente esplosione del turismo di massa. Camminando nei vicoli di Napoli si respira autenticità: ospitalità e passione sono le caratteristiche principali dei cittadini pronti ad accoglierti con un grande sorriso, a Napoli serve una rinascita, Napoli deve tornare nelle mani di chi vuole il suo splendore. Il terzo libro ad essere presentato racconta la storia del Mediterraneo, luogo in cui genti, culture, religioni e lingue diverse si sono incontrate ed intrecciate. Il Mar Mediterraneo, conosciuto anche come “Mare Nostrum” è il tema centrale del libro scritto da Egidio Ivetic, docente di Storia moderna nell'Università degli Studi di Padova.

Il professore Sabbatino presenta il libro “Il grande racconto del Mediterraneo” ponendo in primo luogo l’attenzione sul titolo: quest’ultimo infatti, rende evidente, all’interno del saggio, la presenza di una pluralità di storie, storie che Egidio Ivetic è riuscito perfettamente ad intrecciare. Ivetic apre il suo libro con l’immagine di due attori riconosciuti a livello internazionale; gli splendidi Grace Kelly e Cary Grant nella pellicola “Caccia al ladro” di Alfred Hitchcock. Una spider azzurra sfreccia su un tratto di costa della Francia meridionale, e, fra colline e mare, Ivetic ci mostra un Mediterraneo dalle note eleganti e raffinate.

L’autore ha la capacità di ripercorrere il “mare nostro” in tutti i suoi angoli e di scovarne anche i dettegli più nascosti. Ad accomunare i tre volumi c’è il Mediterraneo: un luogo dello spazio e dello spirito, teatro di sfide combattute nel passato e nel presente. Il Mediterraneo è, oggi come nell’antichità, palcoscenico di momenti importanti della storia. Il Mar Mediterraneo rappresenta la perfetta fusione tra natura e storia ed è necessario ricorrere alla sua salvaguardia.

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