La straordinaria estate della famiglia Bukowski a Salerno Letteratura

Lezioni di felicità al Fuorifestival al Convitto nazionale

Will Gmehling
Will Gmehling
di Erminia Pellecchia
Lunedì 4 Dicembre 2023, 07:05 - Ultimo agg. 18:00
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«Sono successe così tante cose, e continuano a succedere. Per fortuna!». Tuffarsi nella vita, malgrado le sue incognite e viverla pienamente, con leggerezza, sdrammatizzando i momenti brutti e assaporando le piccole gioie. Si può. Se si guarda all'esistenza con gli occhi curiosi di un bambino. È un invito al pensare positivo il bel libro di Will Gmehling, «La straordinaria estate della famiglia Bukowski», edito dalla Peter Hammer Verlag, già alla settima edizione in Germania, tradotto in francese e spagnolo e ora pubblicato anche in Italia da La Nuova Frontiera, nella collana «junior». Delizioso, accattivante nel suo linguaggio semplice narratore è il decenne Alf sarà presentato questa mattina, ore 11, a Salerno, nell'ambito del Fuorifestival di Salerno Letteratura, al Convitto nazionale, platea privilegiata gli studenti. Padrone di casa sarà il dirigente Claudio Naddeo che ha aderito all'iniziativa promossa dal Goethe-Institut Neapel in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici del Campus di Fisciano. Al suo fianco Maria Carmen Morese, direttrice del Goethe di Napoli, Daria Limatola direttore del segmento Scuola di SaLet e la germanista Nicoletta Gagliardi, docente del Dipsum Unisa. Daranno tutti vita a un vivace dialogo con l'autore (traduzione consecutiva di Christine Stazio-Feindt) intervallato da letture a cura di Alfredo Marino. E, come sta accadendo nel lungo tour di presentazioni di questo eccezionale romanzo che, come recita la motivazione del Premio Deutscher Jugendliteraturpreis, ha il grande merito di emozionare nel suo andamento narrativo senza drammi né clamori, sarà un successo anche nella città delle luci d'artista, «meravigliose», il commento di Gmehling. La prova c'è stata il 17 novembre scorso, con gli allievi del Convitto coinvolti nel progetto «Libriamoci». Per dirla con loro viene subito voglia di essere amico dei Bukowski, i fratellini Alf, Katinka e Robbie, e i loro simpatici genitori. Una famiglia che a stento sbarca il lunario ma ha la capacità, connessi dalla solidità dell'amore, di sorridere alla vita. 

«Loro stanno bene dice Alf e lo siamo anche noi».

I valori in primo piano. Un messaggio «indirizzato soprattutto agli adulti avverte Gmehling perché questo libro, che ho scritto di getto e che è un po' autobiografico, ha tanto da insegnare ai genitori». Entriamo nel cuore di questa storia di affetti e di inclusione, lunga la durata di un'estate ma aperta al futuro. I piccoli Bukowski il nome rivela Gmehling «è un omaggio allo scrittore» - salvano in una piscina un bimbo sta per annegare. Hanno così in premio l'entrata gratis per tutta la stagione. E in quel microcosmo dove non succedono fatti eclatanti ma si è a contatto con una svariata umanità, dal bagnino burbero ma buono al calciatore italiano muscoloso e spocchioso, dai ragazzini del Mali al coetaneo sulla sedia a rotelle e al barbone che raccoglie i vuoti a perdere delle bevande, scopriranno il mondo nelle sue differenze, dal colore della pelle all'handicap fisico, e, soprattutto affronteranno se stessi, le proprie ambizioni e le proprie paure. Tra sfide, entusiasmi, innamoramenti. L'odore di cloro sulla pelle e la voglia di mettersi alla prova. «Hanno obiettivi ambiziosi - svela Gmehling - Al vorrebbe fare il pugile, Katinka imparare il francese e fare la modella, Robbie, beh, Robbie e Robbie, con gli occhi al cielo e la capacità di vedere cose che altri non vedono». E per chi ne volesse sapere di più e in attesa di vedere il seguito delle vicende della famiglia tedesca anche sul piccolo o grande schermo, nelle librerie italiane c'è il sequel, «L'inaspettata eredità della famiglia Bukowski»; purtroppo la terza parte della saga, perché, per motivi inspiegabili, il secondo volume, «I Bukowski si fanno avanti con la boxe», non è stato pubblicato da noi. Intanto la presentazione di oggi ha una straordinaria valenza: è «il nostro accorato appello sottolinea Gagliardi contro la chiusura del Goethe di Napoli, un punto di riferimento culturale importante, prevista a fine anno; con l'Università di Salerno c'è sempre stata una proficua intesa, speriamo in un ripensamento». 

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