Dl lavoro, Camusso «Multe invece di assunzioni obbligatorie creeranno precari e rapporti illegittimi»

Susanna Camusso
Susanna Camusso
Sabato 3 Maggio 2014, 17:24
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Abbiamo visto delle indiscrezioni, non abbiamo testi finali e ci riserviamo di vederli, se per gli annunci corrispondono alla realt mi pare che si sia ulteriormente peggiorato un decreto che già non andava bene»: lo ha detto oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando dell'emendamento del governo sul decreto lavoro.



Camusso: peggiorato un testo che già non andava bene. «Soprattutto si continuano a costruire modalità per cui l'unica strada è la precarizzazione - dice Camusso - Anche i pochi vincoli che c'erano per costruire un rispetto della norma qualora si utilizzassero in modo non corretto gli strumenti. La riassunzione dei lavoratori trasformata in una modalità pecuniaria è il via libera all'illegittimità dei rapporti».




«Cgil act? Si mettano d'accordo con il cervello». «Bisogna che si mettano d'accordo - dice Camusso - perchè ogni due ore passiamo dall'inesistenza del ruolo e del valore dei sindacati al fatto che condizionano tutto: bisogna che si mettano d'accordo con il cervello». Camusso ha replicato a chi le chiedeva un commento sulle parole di esponenti di Forza Italia secondo cui il piano del lavoro del governo sarebbe una sorta di "Cgil Act": «Noi continuiamo imperterriti a fare il nostro lavoro».



Ugl: male il governo con le multe sui contratti a termine. «Prevedendo per le aziende una sanzione per lo sforamento della quota del 20% dei contratti a termine - dice il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella - si rischia solo di penalizzare ulteriormente il mondo del lavoro. E' assurdo che il governo continui a non ascoltare le parti sociali e a presentare misure che di certo non aiuteranno la crescita dell'occupazione. Prevedere una sanzione e non più la stabilizzazione del lavoratore precario non porterà le aziende ad assumere, anzi il rischio è che avvenga proprio il contrario».



Alfano: smontata la Fornero, messo tanto Marco Biagi. «Abbiamo smontato la legge Fornero e inserito tanto Marco Biagi - ha detto il ministro dell'Interno e presidente di Ncd, Angelino Alfano - Vuol dire meno vincoli, più libertà per gli imprenditori e regole più semplici per chi fa assunzioni. Abbiamo dovuto vincere alcune resistenze della sinistra post comunista e devo dire che la collaborazione con la sinistra che non è comunista guidata da Matteo Renzi sta dando ottimi frutti. Fa sorridere la posizione di Forza Italia: invece di gioire per il superamento della Fornero è un po' raffreddata perché evidentemente avrebbe voluto il mantenimento della vecchia norma per potersi lamentare».



Sacconi: correzioni a favore delle imprese. «Le correzioni al decreto lavoro presentate dal governo - dice il capogruppo Ncd al Senato, Maurizio Sacconi - corrispondono ampiamente alle sollecitazioni che sono state espresse - dopo il peggioramento del testo prodotto dalla Camera - nel nome delle ragioni delle imprese e quindi del lavoro che queste possono produrre. Solo il clima elettorale può peraltro portare la stampa di sinistra a parlare di "successo di Sacconi" o ad affermare "passano le correzioni Ncd", arrivando addirittura a scrivere "Sacconi insacca tutti". Mentre a destra c'è chi scrive che "Alfano si iscrive alla Cgil". Spiace infatti constatare che la polemica di Forza Italia si rivolge tutta e solo al Nuovo centrodestra dopo l'incredibile comportamento di supporto al Pd nella commissione lavoro della Camera. La verità è che ancora una volta Alfano e Renzi si trovano a governare contro opposti estremismi. Riuscendoci».



Colaninno: bene le correzioni, ora chiudere. «Molto bene l'accordo nella maggioranza del governo Renzi e le correzioni introdotte sulla riforma del lavoro - dice Matteo Colaninno del Pd - Ora è fondamentale arrivare al traguardo della riforma lavoro per dare alle aziende italiane, in questo quadro ancora fragile, uno strumento importante per aiutare produttività e capacità di competere. Solo con una crescita superiore al 2% potremo, infatti, guardare al futuro con meno ansia sui grandi temi dell'occupazione, della coesione sociale e della stabilità finanziaria».



Gasparri: Forza Italia conferma emendamenti al decreto. «Le modifiche al decreto lavoro in discussione al Senato non risolvono le questioni di fondo - dice il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri - Sanzioni di natura economica così elevate restano penalizzanti per le imprese che creano nuove opportunità di lavoro benchè a termine. Forza Italia conferma gli emendamenti per la totale riduzione di tasse e oneri contributivi per le nuove assunzioni, in particolare per i cassintegrati e disoccupati di lungo periodo, per i quali non si sta facendo nulla».