Banche, sì alla fiducia: il decreto è legge

Banche, sì alla fiducia: il decreto è legge
Mercoledì 6 Aprile 2016, 11:49 - Ultimo agg. 7 Aprile, 00:55
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Via libera del Senato alla fiducia sul decreto banche, che contiene la riforma delle Bcc e la garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza (Gacs). Il decreto incassa così l'ok definitivo del Parlamento e diventa legge. I voti favorevoli sono stati 171, i no 105, un astenuto. Previste anche disposizioni fiscali relative alle procedure di crisi. Diverse le novità introdotte dalla Camera e confermate dal Senato, tra cui una norma sull'anatocismo.

Sul testo del Governo sono intervenute modifiche decise alla Camera e confermate al Senato sulla procedura di 'way out', la via d'uscita prevista per le banche di credito cooperativo che non intendono aderire alla holding che riunirà gli istituti. In tal caso una o più banche congiuntamente potranno costituire entro 60 giorni dall'entrata in vigore della riforma una spa cui conferire l'attività bancaria. Il controllo della nuova società resta alla cooperativa originaria, che conserva le riserve indivisibili e conferma la missione mutualistica, ma dovrà comunque fare un versamento del 20% sul capitale netto. È stata confermata la soglia dei 200 milioni di patrimonio netto per poter portare la spa bancaria fuori dal perimetro cooperativo. Altra novità introdotta dal Parlamento riguarda le specificità territoriali con la possibilità per il gruppo altoatesino 'Raiffeisen' di rimanere autonomo e la possibilità di far entrare nella holding dei sottogruppi territoriali.

Il secondo pilastro del perovedimento è la garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni dei crediti bancari in sofferenza. Fra le novità decise alla Camera e confermate al Senato la concessione delle garanzie anche agli intermediari finanziari, oltre che alle banche e l'aumento di 20 milioni, fino a 120, della dotazione del relativo Fondo ministeriale. Il Parlamento è intervenuto anche su un'altra serie di temi, a partire dall'anatocismo. È stata anche ampliata la platea dei beneficiari dell'imposta unica di 200 euro introdotta, per il solo 2016, sulle compravendite immobiliari giudiziarie. Gli acquirenti prima casa vengono esonerati dall'obbligo di rivendita dell'immobile entro due anni. Tra le altre misure introdotte figura anche la possibilità di ricorrere gratuitamente alla Banca d'Italia per ottenere la dichiarazione necessaria per protestare gli assegni anche nel caso di assegni cartacei. Il decreto legge infine consente due giorni di tempo in più per l'accredito del pagamento in caso di pagamento delle multe tramite bonifico.






 

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