La riforma fiscale sta per fare un altro passo avanti. O forse due. A breve, forse già in settimana, in consiglio dei ministri potrebbe arrivare il decreto di riforma della riscossione e quello definitivo di riordino dei giochi on line. Nel primo troverà spazio anche la semplificazione della rateizzazione delle cartelle, con la possibilità per chi è in comprovate difficoltà economiche, di ottenere una dilazione di pagamento fino a 120 rate mensili (in pratica in dieci anni).
Ad annunciare l’accelerazione sui provvedimenti attuativi della delega, è stato ieri il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo.
GLI OBIETTIVI
Il provvedimento sulla riscossione è particolarmente atteso. Il magazzino delle cartelle esattoriali non ancora incassate dallo Stato ha raggiunto l’astronomica cifra di 1.200 miliardi di euro, anche se quelli effettivamente ancora incassabili sono stati
L’Agenzia inoltre si impegnerà a notificare la cartella di pagamento non oltre il nono mese successivo a quello di affidamento del carico. Sarà prevista anche l’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione, per assicurare una maggiore rapidità dell’azione di recupero. Per rendere più rapida la riscossione, la riforma prevede anche la razionalizzazione, l’informatizzazione e la semplificazione delle procedure di pignoramento dei rapporti finanziari. Il secondo decreto legislativo che potrebbe arrivare in cdm è quello sul riordino dei giochi on line. All’interno del provvedimento troverà spazio anche l’avvio della gara per la concessione del gioco del Lotto che scade a novembre del 2025. Le Commissioni finanze di Camera e Senato hanno chiesto che il governo metta nero su bianco che l’incasso per la concessione sia almeno di 1 miliardo di euro. Soldi che dovranno servire alla riduzione delle tasse (confluiranno nel fondo per l’attuazione della delega) Nel suo intervento di ieri Leo ha anche sottolineato che il governo sta «lavorando per riportare in Italia società che si sono trasferite all’estero e magari permettere l’arrivo in Italia di società estere: questo», ha aggiunto Leo, «attraverso misure come la riduzione del carico fiscale per 5 anni con la tassazione sul 50% imponibile e l’adozione del pillar 2 (la tassazione sulle multinazionali, ndr)».