Agenzia delle Entrate, truffa delle finte mail con richieste di pagamento: ecco come riconoscerla e cosa fare

Il fine di queste comunicazioni è quello di attirare l'attenzione della vittima cercando un contatto dal quale successivamente instaurare un'azione fraudolenta

Agenzia delle Entrate, truffa delle finte mail con richieste di pagamento: ecco come riconoscerle e cosa fare
Agenzia delle Entrate, truffa delle finte mail con richieste di pagamento: ecco come riconoscerle e cosa fare
di Marta Giusti
Mercoledì 3 Aprile 2024, 20:21 - Ultimo agg. 4 Aprile, 13:03
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Finte mail dell'Agenzia delle Entrate, dilaga la nuova truffa con richieste di pagamento. Continuano infatti le segnalazioni di molti utenti che lamentano la circolazione di false comunicazioni tramite e- mail dell'Agenzia. Gli avvisi riguardano presunte incongruità nelle dichiarazioni. Ma come riconoscerle? E come difendersi?

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La nuova truffa

A lanciare l'allarme è la stessa l'Agenzia che spiega: «Il fine di queste comunicazioni è quello di attirare l'attenzione della vittima cercando un contatto dal quale successivamente instaurare un'azione fraudolenta.

Le e- mail di questo tipo, provenienti da un indirizzo non istituzionale (ad es. gmail.com), potrebbero presentare oggetto “Accertamento Fiscale oppure Consultazione e sono a firma del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini».

 

Finte mail

Un esempio riportato dall'Agenzia delle Entrate di mail fraudolente è il seguente: «A vostra attenzione, su richiesta della signora Francesca Nanni, Procuratore generale di Milano e specialista di Fiscalità, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno intrapreso negli ultimi 10 anni un’ampia verifica fiscale sui contribuenti in territorio italiano al fine di contrastare efficacemente ogni forma di imposta sulle frodi».

 

Come riconoscerle

Dello schema fraudolento fa parte un'immagine che viene allegata alle e- mail, una falsa comunicazione di accertamento fiscale tributario, che si caratterizza per: Loghi di Mef e Agenzia Entrate, errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni. Si punta inoltre sul senso di urgenza e si minacciano eventuali azioni legali, pene detentive e pecuniarie. Le comunicazioni hanno inoltre la firma di un soggetto istituzionale che non appartiene all'amministrazione finanziaria.

 

Cosa fare

Come riporta il sito dell'Agenzia delle Entrate, per difendersi da questo tipo di attacchi occorre tenere sempre presente che lo strumento più efficace è l’uso consapevole degli strumenti informatici. Certo, gli antivirus moderni offrono ormai un buon livello di protezione, almeno dall’esecuzione di software malevoli, ma per ridurre al minimo i rischi di incappare in una di queste trappole è fondamentale adottare una serie di accorgimenti nell’uso della posta e di internet.

 

Mail sospette

Come si capisce se una mail è sospetta? Intanto, cominciando col chiedersi se il messaggio proviene da un mittente noto, poi verificando se è scritto in italiano corretto. Ancora: è rivolto personalmente a noi? È ben “costruito”, cioè i caratteri usati sono coerenti o sembra un copia e incolla raffazzonato? Il discorso “fila” liscio e ha senso compiuto? Anche una sola di queste mancanze è sufficiente a considerare prudentemente il messaggio come pericoloso. Se ci sono collegamenti nel messaggio, la prima verifica da fare è se, al passaggio del mouse, il link corrisponde al testo.

 

Link accorciati

È sempre opportuno diffidare dei link accorciati (ad esempio quelli di tipo bit.ly) che non consentono di sapere a priori qual è l’indirizzo di destinazione. Se ci sono allegati, bisogna sempre controllare che abbiano una sola estensione (ad esempio .docx e non .docx.exe). In caso di dubbi sulla provenienza reale di un documento ricevuto per mail, piuttosto che aprirlo è preferibile contattare il mittente per altra via (un numero di telefono o un indirizzo email ufficiale) e chiedere conferma. L’Agenzia delle Entrate non invia mai per posta elettronica comunicazioni contenenti dati personali dei contribuenti. La linea di difesa più efficace, in definitiva, contro gli attacchi informatici di questo tipo è la presenza di spirito, coadiuvata dal buon senso e da un pizzico di attenzione.

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