Casoria, massacra di botte la compagna e lei fugge con il figlio

La donna scappa a casa del padre, l'uomo la segue e distrugge l'auto

Pesta a sangue la compagna lei fugge con il figlio: preso
Pesta a sangue la compagna lei fugge con il figlio: preso
di Marco Di Caterino
Domenica 10 Marzo 2024, 09:16 - Ultimo agg. 12:30
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Ha pestato a sangue la compagna sotto gli occhi terrorizzati del figlio di sei anni. Poi ha devastato tutta l'abitazione distruggendo mobili e suppellettili, tanto da far scappare la compagna che temendo per la sua vita è riuscita a salire in auto e mettersi in salvo presso l'abitazione del padre. E non soddisfatto della "punizione" inflitta, l'uomo è andato su tutte le furie: ha raggiunto l'abitazione del suocero e ha semidistrutto l'auto della compagna.

L'intervento dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Valentina Bianchin ha evitato l'ennesima tragedia.

L'uomo, in evidente stato di alterazione psichica ( fors eper assunzione di alcol e sostanze stupefacenti) ha continuato a minacciare di morte la sua convivente. Il 38enne accusato in flagranza di reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizione del pubblico ministero della procura di Napoli Nord diretta da Maria Antonietta Troncone, è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale, in attesa dei provvedimenti del magistrato.

Rassicurata e confortata dai carabinieri la convivente del violento, ha raccontato che da diversi mesi subiva violenze di ogni genere, indipendentemente dagli stati di alterazione dovuti all'alcol e agli stupefacenti dell'uomo. E sembra incredibile che l'ultimo episodio sia avvenuto ieri sera, quando l'uomo ubriaco come non mai, dopo avere ascoltato dalla tv la cronaca della giornata internazionale dei diritti delle donne, ha iniziato a sbraitare contro la ricorrenza e in un crescente di follia, dalle maleparole contro le donne è purtroppo passato ai fatti. Il 38enne ha innescato l'ennesimo litigio in casa, e senza farsi nessuno scrupolo per la presenza del figlio piccolo. 

Dapprima ha aggredito la convivente, che pure in qualche modo ha tentato di reagire per sottrarsi alle botte. E allora l'uomo, in un crescendo di follia violenta, ha iniziato a devastare l'appartamento tra le urla della donna e il pianto disperato del bambino terrorizzato, per aver sentito «ti ammazzo, ti uccido», gridato contro la compagna. La donna, approfittando di un momento di relativa calma, è riuscita a prendere il bambino, è salita a bordo della sua auto, ed ha raggiunto l'abitazione di suo padre, credendo si essersi finalmente messa in salvo con il figlio. 

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Non è stato così. Qualche minuto dopo, lo scellerato si è materializzato sotto l'abitazione del suocero, ordinando alla compagna di scendere immediatamente. E dopo qualche minuto di inutile attesa, il 38enne, al culmine della follia, ha preso a cazzotti la carrozzeria dell'auto della convivente. E solo l'intervento dei ben otto carabinieri, tanti ne sono occorsi per bloccare l'energumeno, ha messo fine all'ennesima serata di violenze.

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