Torre del Greco, crolli in centro: donna ferita e strada chiusa

Paura in via Cappuccini per il crollo di un cornicione

Torre del Greco, ancora un crollo in centro, donna ferita, strada chiusa
Torre del Greco, ancora un crollo in centro, donna ferita, strada chiusa
di Mariella Romano
Martedì 23 Aprile 2024, 08:30 - Ultimo agg. 11:33
3 Minuti di Lettura

La città perde pezzi. Palazzi che si sgretolano; cornicioni che si polverizzano; intonaci che cadono e strade che sprofondano. Da quasi un anno i cittadini di Torre del Greco vivono nell'incubo di crolli e sopportano i disagi di un territorio trascurato per troppo tempo, di un patrimonio immobiliare obsoleto e sottoservizi colabrodo e fatiscenti. L'ultimo pericolo l'hanno scampato, ieri mattina, i residenti di via Cappuccini e in particolare una donna di 52 anni che è finita al pronto soccorso dell'ospedale Maresca per le ferite riportate durante il crollo di un cornicione. Poteva andare peggio. Per fortuna, però, se l'è cavata con un grande spavento e alcune escoriazioni. Trasportata al nosocomio di via Montedoro, è stata dimessa dopo poche ore.

I calcinacci sono caduti dalla facciata di un vecchio palazzo al civico 46, in pieno giorno. La strada che fa parte del perimetro del centro storico, è una via di collegamento strategica e di solito viene attraversata da auto, mezzi pesanti e molti pedoni diretti alle cosiddette piazzette, ovvero aree mercatali all'aperto. Sul posto, in via Cappuccini, sono arrivati i carabinieri e gli agenti di polizia municipale che hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco: la squadra 19 B, giunta dalla centrale operativa di via Calastro, ha disposto la chiusura al traffico della via e ha provveduto a spicconare le parti di cornicione pericolante.

Dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali la strada dovrebbe essere riaperta al traffico al massimo entro le prossime ventiquattro ore.

Ma l'incidente di via Cappuccini è solo l'ultimo di una serie iniziata a luglio dell'anno scorso con il drammatico crollo di una palazzina in corso Umberto che ha travolto e ferito diverse persone. E non solo: appena due settimane fa i pompieri sono stati costretti a intervenire in via Diego Colamarino per la caduta di calcinacci dal cornicione di un palazzo che fa angolo con piazza Santa Croce, dove è stato necessario transennare la zona e bloccare per due giorni l'accesso in via Diego Colamarino, Salvator Noto e piazza Santa Croce. Un vero dramma per gli automobilisti che stanno facendo i conti con i cantieri per la sistemazione di sottoservizi, asfalto, marciapiedi e arredi urbani in diverse zone della città e per il divieto di transito in corso Umberto, dove si attende ormai da nove mesi il dissequestro del palazzo crollato e la riapertura della strada ormai ridotta a dormitorio e discarica, con buona pace di tanti negozi che, purtroppo, rischiano il fallimento. Qualche mese fa, invece, il dramma si è sfiorato in via Litoranea dove si è aperta una voragine sul marciapiedi a ridosso del mare.
 
Intanto il problema dei crolli rischia di ripetersi all'infinito. Al momento non esiste un censimento o una mappatura sulla condizione di tutti gli edifici di proprietà privata. Lo conferma il vicesindaco di Torre del Greco, Michele Polese, che è anche assessore al Patrimonio del Comune. «Per capire come sta la situazione», dice Polese, «servirebbe la mappatura di tutti gli immobili che hanno necessità di essere rimodernati e messi in sicurezza. Questo lavoro non è stato fatto neanche quando, in passato, potevano essere utilizzati gli strumenti finanziari messi a disposizione dallo Stato proprio per consentire ai privati, attraverso i contributi, di eliminare i pericoli».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA