«Il Santo Padre - prosegue il messaggio - auspica che le comunità ecclesiali, al fianco delle istituzioni, si adoperino con dedizione per cercare soluzioni adeguate alla piaga sempre più estesa della disoccupazione giovanile e del lavoro nero e al dramma dei tanti lavoratori sfruttati per avidità, a causa di una mentalità che guarda al denaro, ai benefici e ai profitti economici a scapito dell'uomo».
«Partendo dalla criticità intendiamo dare delle risposte». Così in sintesi l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha illustrato le finalità del convegno in svolgimento a Napoli sul tema «Chiesa e lavoro.
Quale futuro per i giovani del Sud?», in svolgimento a Napoli e che vede la partecipazione di cento diocesi della Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna sul tema dell'occupazione giovanile. Non solo un momento di analisi del fenomeno ma anche un'occasione, ha aggiunto l'arcivescovo per formulare proposte concrete come la «creazione di cooperative di giovani che mettano insieme restauratori, guide culturali» ma anche per la valorizzazione di fondi agricoli, anche di proprietà di enti ecclesiastici, che sono inutilizzati. Per fare tutto ciò, ha aggiunto Sepe, occorre un nuovo patto di collaborazione con le istituzioni civili, ognuno nell'ambito delle proprie competenze.