Napoli, Rinaldi su Insurgenzia:
«Locali abbandonati valorizzati dal centro sociale»

Napoli, Rinaldi su Insurgenzia: «Locali abbandonati valorizzati dal centro sociale»
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 7 Aprile 2017, 20:28
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«I locali di via Cardinale Prisco, occupati nel 2004 da Insurgencia, erano abbandonati da anni e in gran parte inagibili. Il centro sociale valorizzò la struttura, mettendola in sicurezza, attraverso l'autofinanziamento, e facendola rivivere». Non ha dubbi Pietro Rinaldi, consigliere comunale e storico attivista dei centri sociali. «L'indagine della Corte dei Conti – spiega – a quanto apprendiamo, si riferisce agli anni 2005-2012 e sarebbe partita su impulso dell'amministrazione de Magistris. Quindi non c'è alcun sospetto che abbia voluto avvantaggiare Insurgencia. Del resto, avere contatti tra amministratori e centri sociali per trovare soluzioni tecniche alla regolarizzazione è normale per chi si occupa della cosa pubblica. La Iervolino fece bene a riconoscere il valore di quanto fatto per quella struttura, così come per Officina '99».

Sulla sede di Insurgencia c'è un'indagine della Corte dei Conti sui mancati fitti incassati dal Comune, nonché sulla mancata realizzazione della stazione della Polizia Municipale a Stella-San Carlo, per la quale l'Ente bandì un appalto. Attualmente l'Unità Operativa dei caschi bianchi con competenza sui due quartieri si trova fuori dalla III Municipalità, condividendo la sede dell'“UO Avvocata” a piazza Dante. «Insomma – commenta Rinaldi – non c'è un fitto passivo e non risulta che la ditta abbia fatto ricorso».

Il caso è stato oggetto di numerose interrogazioni consiliari. «Il Comune – scriveva a febbraio 2007 il consigliere Domenico Palmieri - dispone tra le sue proprietà di locali in via Cardinale Prisco adibiti inizialmente a scuola materna che a causa del ridotto numero di iscrizioni è stata chiusa 3 anni fa. La struttura era stata individuata quale nuova sede della V sezione dei Vigili Urbani, attualmente ubicata nei locali alla Galleria del Museo dichiarati inagibili dall'Asl Na 1, e degli uffici tecnici della ex ciroscrizione. Ma parrebbe essere stata occupata senza alcun titolo da oltre 2 anni. Tale circostanza determinerebbe dei ritardi di consegna alla ditta con possibilità di aggravi di oneri a carico del Comune». «Chiesi all'amministrazione – ricorda Palmieri – quali azioni intendesse intraprendere, visto che la realizzazione della stazione dei vigili sembrava urgente, tanto da far predisporre il bando».

«Il Comune – chiarisce l'ex assessore al Patrimonio Alessandro Fucito – ha sbagliato a fare il bando di restyling nel 2003, perché quell'immobile a quella data non era di sua proprietà, bensì del Demanio. Cosa che abbiamo scoperto solo nel 2013 quando l'abbiamo acquisito col federalismo demaniale».
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