Giannola, nelle scorse settimane, è stato sfiduciato dal Comune di Napoli che da Statuto del teatro Mercadante è l'ente che esprime la presidenza del Cda. «Trovo surreale - ha detto de Magistris - questa resistenza alla poltrona e ritengo che nel Cda di ieri ci siano state violazioni molto gravi e che la Regione sia entrata a gamba tesa in scelte autonome del Comune su cui non può sindacare».
Il sindaco ha ricordato che il 25 febbraio scadono i termini della manifestazione di interesse pubblico attraverso la quale l'amministrazione sceglierà i due componenti che siederanno per proprio conto nel Cda dello Stabile e - ha sottolineato de Magistris - «uno sarà il presidente».
Il sindaco, dunque, non arretra e rilancia affermando che «noi portiamo avanti battaglie per la trasparenza, mentre altri operano in contorni di opacità.
Non ci piacciono - ha aggiunto - interferenze di enti pubblici che solo perché hanno il dovere di finanziare con fondi europei la cultura pensano di dettare regole che nulla hanno a che vedere con la cultura». De Magistris ha sottolineato che il Comune «noi è isolato, dialoga e anche il Ministero è sempre stato informato passo passo di ogni decisione. Non c'è nulla di estemporaneo».