In pochi anni ha macinato cinque appalti milionari, tre dei quali finanziati con i fondi del Pnrr. Quanto basta a spingere il gip del Tribunale di Napoli a disporre i sigilli a carico di una azienda (con sede sociale a Roma) che ha ottenuto appalti a tra Napoli e Caserta.
Sotto accusa, in questa storia, anche all'ormai ex ammimistratore giudiziario della precedente società, in passato sottoposta a un primo sequestro, per non aver adottato gli interventi previsti dalla normativa in materia di beni confiscati. Inchiesta che nace dal particolare osservatorio interforze fortemente voluto dal prefetto Michele di Bari, in piena sinergia con la Procura di Napoli guidata da Nicola Gratteri.
Inchiesta condotta dal pm Graziella Arlomede, sotto i riflettori alcuni lavori pubblici: tra questi, la riqualificazione di piazza Siani a Casalnuovo, su cui sono stati accesi dei riflettori investigativi. Decisivi gli accertamenti della Dia del capocentro Claudio De Salvo, in un momento storico in cui sono il monitoraggio sugli appalti finanziati dal Pnrr è al massimo livello di attenzione.