Napoli. Crollo Galleria, il legale della famiglia di Salvatore: «Chi doveva vigilare non lo ha fatto»

Napoli. Crollo Galleria, il legale della famiglia di Salvatore: «Chi doveva vigilare non lo ha fatto»
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 11 Luglio 2014, 22:28 - Ultimo agg. 22:33
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Con una dura nota inviata poco fa il colelgio di legali che assistono la famiglia di Salvatore Giordano, morto in seguito al crollo di sabato in Galleria, rispondono indirettamente al comunicato stampa diffuso ieri dal Comune nel quale l'amministrazione guidata da Luigi De Magistris fa sapere di ritenersi parte lesa.



Tutti devono rispondere per la tragedia di Salvatore. E nessuno, tantomeno il prrimo cittadino di Napoli Luigi De Magistris, può invocare alibi. Aa sostenerlo è l'avvocato Angelo Pisani, che con il fratello Sergio assiste i genitori del ragazzo di Marano morto dopo giorni di agonia per il crollo del frontone della Galleria Umberto I sul lato di via Toledo.



«La difesa - spiega Pisani - in casi come questi, quando cioè è impegnata nell’assistenza delle persone offese, svolge anche un ruolo di aiuto e sostegno della linea accusatoria. Pur confidando nell’ottimo lavoro della Procura, tuttavia noi non ci accontentamo del gran numero di indagati, e chiediamo che si vada oltre, fino ad arrivare alle autorità istituzionalmente preposte alla sicurezza pubblica ed alla tutela della pubblica e privata incolumità in una città in più punti pericolosa e senza dimenticare chi è preposto per legge al controllo dei monumenti».



«Non ci interessa la quantità degli indagati, ma la qualità e la punizione di chi viene incaricato e pagato per amministrare e tutelare la vita dei cittadini e di chi è preposto al controllo dei nostri monumenti. Non dimentichiamo infatti che stiamo parlando di un bene monumentale e non certo di un capannone o di un fabbricato privato dove pure le istituzioni in caso di errori devono sostituirsi ai cittadini negligenti. Senza contare il fatto che la vigilanza sul suolo pubblico e la prevenzione dei pericoli sono compiti primari, per i quali esistono ben precisi responsabili sia politicamente che giuridicamente ».



«Per questo - conclude l'avvocato Pisani - in attesa dei risultati delle perizie e delle indagini che abbiamo avviato, il nostro impegno ora è quello di individuare il ruolo delle istituzioni ed i nomi e cognomi di chi aveva il compito di vigilare e non lo ha fatto».







Se dovesse per assurdo passare solo il quadro che si sta delineando, dovremmo trarre la conclusione che non esistono più istituzioni responsabili della sicurezza pubblica. E questo è inaccettabile. Noi andiamo avanti, e non ci fermeremo dinanzi ai ricchi e ai potenti, la città di napoli ha un grande debito con Salvatore e i suoi familiari che chiedono giustizia per evitare altre tragedie ».



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