Sit-in dei disoccupati Isola-Bros sotto la Regione: «Chiediamo l'assunzione nei parchi di Napoli»

Sit-in dei disoccupati Isola-Bros sotto la Regione: «Chiediamo l'assunzione nei parchi di Napoli»
di Emiliano Caliendo
Venerdì 4 Febbraio 2022, 22:17 - Ultimo agg. 22:32
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Sono 130 i disoccupati della storica vertenza Isola (Inserimento Sociale Attraverso il Lavoro) che hanno manifestato questa mattina sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, per chiedere di essere assunti nell’ambito del progetto di riqualificazione dei parchi municipali della città di Napoli. Un progetto che ha consentito l'assunzione di 400 disoccupati tra i 3301 della cosiddetta platea Bros, nella quale a partire da una rimodulazione decisa dall'allora Assessorato regionale al lavoro nel 2008, fanno parte a pieno titolo anche i disoccupati dell’ex progetto Isola. Questi, dunque, avrebbero diritto ad essere assunti da una delle quattro aziende appaltatrici del bando per la manutenzione dei parchi urbani partenopei: nel capitolato d’appalto del Progetto Parchi - così come nel protocollo d’intesa stipulato da Anpal, Regione Campania e Comune di Napoli - è stata inserita una “Clausola Sociale” che prevede l’utilizzo di forza lavoro costituita dai disoccupati di lunga durata, ovvero proprio quelli della platea Bros. Dei quali, però, gli ultimi superstiti della lista storica degli Isola sono stati tutti esclusi al momento delle assunzioni con contratto di due anni (con la formula uno più uno). «Abbiamo aperta questa vertenza di disoccupazione da decenni. Nonostante ciò, da primi siamo diventati ultimi. Ci hanno truffato, rubando il nostro posto di lavoro. Noi rivendichiamo il nostro diritto al lavoro, e lo chiediamo alle istituzioni. Siamo fermi da più di 20 anni. Ci hanno sempre scavalcati, ci siamo fatti quasi vecchi e siamo ancora qui. Ci rendiamo disponibili ad ogni mansione: abbiamo seguito tre anni di corsi, abbiamo quattro attestati con 78 ore di formazione» esclama con disillusione una esponente del gruppo.

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Fa il resoconto della sua storia lavorativa personale Carmine Auricchio. Una vicenda perfettamente sovrapponibile a quella di molti altri disoccupati della lista storica: «Abbiamo iniziato nel 2005 con l’orientamento al lavoro - dichiara - per proseguire poi con un percorso formativo, finanziato e organizzato dalla Regione Campania, fino al 2010 che ci ha permesso di ottenere quattro attestati di formazione per 78 ore. Ho partecipato al primo bando di concorso del 2019 per il rifacimento stradale nei capoluoghi di provincia senza essere mai convocato. Molti di noi non hanno ricevuto le convocazioni neanche per questo nuovo percorso inerente ai parchi. Non comprendiamo i termini della selezione e la poca trasparenza dei criteri essendo i requisiti uguali per tutti. Non abbiamo ricevuto risposta nemmeno dalle aziende che hanno assunto i primi lavoratori. Chiediamo quindi un’integrazione dei selezionati». C’è chi, invece, come Onofrio Rusciano, è stato convocato per i colloqui dalla Verde Golfo, una delle ditte a cui è affidata la manutenzione dei parchi di Napoli per almeno un anno, senza ricevere però nessuna risposta: «Sono stato convocato per due volte, e per entrambe le volte non sono stato chiamato a lavorare a vantaggio di altri». I disoccupati chiedono dunque un'integrazione del numero dei lavoratori da destinare al progetto, in aggiunta al minimo di 400 unità già impiegate grazie ai 15 milioni di euro di fondi Poc della programmazione 2014/2020. «Per chiudere la vertenza basterebbe un’integrazione di 25 persone per ogni azienda, trattandosi di un centinaio di persone. Attendiamo risposte positive dalla Regione, sperando che abbia un po’ di coscienza per noi. Siamo morti che camminano, abbiamo buttato il sangue per un lavoro» è il grido di rabbia dei disoccupati in sit-in di fronte la sede della presidenza di Regione. Da Palazzo Santa Lucia, tramite gli agenti della Digos, fanno sapere che nessuno, né l’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola né il suo capo segreteria Vincenzo Botta, riceveranno almeno per oggi i lavoratori. Il capo delegazione degli Isola, Gennaro Nappello, riesce a strappare però la promessa di un incontro fissato per giovedì prossimo, evitando così eventuali problemi di ordine pubblico.

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