Università di Napoli: «Olio di palma
assolto, non fa male»

Università di Napoli: «Olio di palma assolto, non fa male»
Lunedì 13 Febbraio 2017, 14:15
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L'olio di palma non è colpevole: la scienza dimostra che non fa male e che le possibilità di lavorarlo senza rischi esistono e vengono utilizzate dalle migliori industrie alimentari. È il verdetto che ha concluso il convegno-processo tenuto a Napoli al Dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II, per andare oltre gli allarmismi mediatici e fare chiarezza scientifica sull'ingrediente da anni sotto accusa. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, i professori Marco Silano dell'Istituto Superiore di Sanità e Gabriele Riccardi della Scuola di Medicina dell'Università napoletana. L'olio di palma, secondo i relatori, solo se lavorato a temperature sopra i 200 gradi e senza adeguati controlli tecnologici potrebbe sviluppare alcune sostanze potenzialmente nocive.


E questo le industrie italiane più innovative lo sanno bene, avendo trovato il modo di eliminare il rischio di agenti cancerogeni con strutture di ricerca qualificate al loro interno. È stato poi affrontato il profilo lipidico dell'olio di palma, sottolineando però che nella dieta giornaliera di un adulto i grassi saturi assimilati da prodotti, che potenzialmente lo contengono, sono pochissimi rispetto a quelli assunti con altri cibi quali carni e formaggi.
Diverso il capitolo dei bambini che necessitano di molti acidi grassi saturi nelle primissime fasi di vita, come ha ricordato Benvenuto Cestaro, docente della scuola di dottorato in Nutrizione Clinica e Sperimentale dell'Università di Milano. Il latte materno, ad esempio, contiene parecchi grassi saturi e la metà di essi è costituita proprio dall'acido palmitico di cui l'olio di palma è molto ricco.
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