E questo le industrie italiane più innovative lo sanno bene, avendo trovato il modo di eliminare il rischio di agenti cancerogeni con strutture di ricerca qualificate al loro interno. È stato poi affrontato il profilo lipidico dell'olio di palma, sottolineando però che nella dieta giornaliera di un adulto i grassi saturi assimilati da prodotti, che potenzialmente lo contengono, sono pochissimi rispetto a quelli assunti con altri cibi quali carni e formaggi.
Diverso il capitolo dei bambini che necessitano di molti acidi grassi saturi nelle primissime fasi di vita, come ha ricordato Benvenuto Cestaro, docente della scuola di dottorato in Nutrizione Clinica e Sperimentale dell'Università di Milano. Il latte materno, ad esempio, contiene parecchi grassi saturi e la metà di essi è costituita proprio dall'acido palmitico di cui l'olio di palma è molto ricco.