Fico boccia l'intesa su Bagnoli, de Magistris lo stronca: «Pensa alle elezioni dopo sei anni di disinteresse totale»

Fico boccia l'intesa su Bagnoli, de Magistris lo stronca: «Pensa alle elezioni dopo sei anni di disinteresse totale»
di Rossella Grasso
Martedì 25 Luglio 2017, 14:24 - Ultimo agg. 17:44
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«Sfidiamo il sindaco de Magistris a indire un referendum consultivo per chiedere ai napoletani cosa pensano dell'accordo». Così il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, sfida il primo cittadino durante la conferenza stampa convocata per esprimere dissenzo contro l'intesa su Bagnoli siglata lo scorso 19 luglio tra Comune di Napoli, Governo e Regione Campania. Da Fico l'invito al sindaco a «non firmare l'accordo» nella cabina di regia che si terrà nei prossimi giorni a Roma e che dovrebbe vedere la partecipazione del premier Gentiloni. Secondo l'esponente 5 Stelle l'intesa «non è a favore della città resa in qualche misura schiava del Governo, del commissario e della Regione».

Subito arriva la replica di De Magistris: «È simpatico che Fico che per sei anni non si è mai occupato di Napoli e forse avrebbe fatto bene a occuparsi del servizio pubblico del nostro Paese, si stia interessando della città. Capisco che ci stiamo avvicinando alle elezioni. Noi difendiamo quell’accordo storico nell’interesse dei napoletani. I napoletani sono attenti avveduti sensibili e molto maturi, si possono leggere tutti i punti dell’accordo e vedere le slides. Noi abbiamo tenuto in considerazione tutte le osservazioni venute dalla città a differenza del Movimento 5 stelle che non ci siamo trovati al nostro fianco quando abbiamo fatto le battaglie, si sono sempre girati dall’altra parte e adesso che parliamo di un accordo storico stanno a fare propaganda politica unitamente al partito democratico che a livello locale si allontana dall’accordo che ha firmato il governo e dalle altre opposizioni. Noi siamo per il cambiamento e siamo alternativi a questo modo di fare politica». Intanto il primo cittadino annuncia che non è confermata la data della cabina di regia il 27 luglio prossimo con il Presidente del Consiglio Gentiloni, per impegni istituzionali di Governo. «È una data che slitta soltanto, il sindaco ci sarà se ci sarà il Presidente del Consiglio», dice de Magistris. Date probabili del nuovo incontro sono il 4 o il 7 agosto.
 


Per il Movimento 5 Stelle l'accordo siglato da de Magistris ha tradito la città perché si apre la porta alla speculazione. Per Fico l'intesa è «un grande bluff. Il Movimento non avrebbe mai firmato questo accordo che fa di Nisida un porto per mille barche invece che un polo velico e aumenta le cubature». Dure critiche anche rispetto al metodo utilizzato dall'amministrazione rea di non aver coinvolto il Consiglio comunale «organo sovrano perché eletto dal popolo. De Magistris - ha concluso Fico - è andato a firmare da solo. È un atto gravissimo».

Ma il sindaco non ci sta e replica: «Se i 5 Stelle venissero in consiglio comunale a dare il loro contributo sarebbe anche un’occasione interessante. Se intendono cotribuire al progetto per la città sono molto contento perché credo che al loro interno ci sono energie e proposte, ma se invece si associano, come stanno facendo fin ora, al qalunquismo e alla superficialità, alla politica vecchia maniera, dovranno loro chiedere ai cittadini quando si presenteranno alle elezioni. Facessero opposizione che alla città ci pensiamo noi».
 
 

Rispetto alla vicenda del Consiglio Comunale convocato unicamente per discutere di Bagnoli, che è andato deserto, Luigi de Magistris si dichiara molto rammaricato: «È stata un’occasione persa», ha detto. Il sindaco si impegna a recuperare la monotematica a settembre con uno spirito costruttivo. «Se ci saranno osservazioni costruttive sarò il primo a prenderle in considerazione. Il ritardo può capitare, Massimo Troisi fece anche un film dal titolo “Scusate il ritardo”, ma no deve accadere quando ci sono momenti storici, ma tutti sono umani e tutti possono sbagliare, l’importante è che non ci sia un fattore politico. Mi farebbe piacere che Fico e gli altri entrassero nel merito dell’accordo e non sfiorare affermazioni diffamatorie come fa anche la Nugnes che dice che ci sarebbe un sottobosco di speculazioni che forse fanno a Roma, non a Napoli».
 

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