Operazione «secchiello-stop»: insegna ai tuoi figli il rispetto del mare

Operazione «secchiello-stop»: insegna ai tuoi figli il rispetto del mare
Venerdì 29 Luglio 2016, 21:58 - Ultimo agg. 18 Agosto, 19:48
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Piccoli pesci terrorizzati. Granchietti. E altre creature marine che hanno avuto la sfiga di finire catturati da un retino. Per poi morire dentro un secchiello di plastica sotto gli occhi divertiti di grandi e bambini. Ogni estate la stessa storia. Ma quest'anno le spiagge della Riviera di Ponente hanno lanciato la campagna «Secchiello-stop» per sensibilizzare i genitori ad educare i figli nel rispetto della natura e dei piccoli animali marini

L’iniziativa che vede coinvolti i Comuni liguri, e che sta interessando anche associazioni ambientaliste nazionali, mira a vietare la raccolta, per puro divertimento, di tutte quelle creature che vivono nelle acque basse, spesso sugli scogli che fiancheggiano le spiagge o negli anfratti, comunque a portata di secchiello. Sono soprattutto i bambini, male educati o non educati affatto da parte dei genitori che anzi vedono il divertimento con occhio benevolo, a fare veri blitz sulle spiagge per catturare i poveri animali.

Nei secchielli e nei retini finiscono granchi, patelle, piccoli pesci, meduse e molto altro. Per tutti loro la fine è certa: anche se liberati, dopo avere passato ore in un secchiello sotto il sole a temperature che in un contenitore così piccolo diventano altissime, muoiono in poche ore. Una inutile crudeltà. Pensaci!
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