CROCETTA - Lunedì, quando si è messa al volante della Mazda Mx5 del fidanzato Luigi, 23enne di Vidor, Chiara Bortoletto non avrebbe potuto e dovuto farlo. Non era infatti in possesso della patente di guida che le era stata ritirata circa un mese fa. Nel giorno dell’ultimo saluto alla giovane 25enne morta lunedì a Colfrancui, che verrà celebrato alle 15 nella parrocchiale di Crocetta, emerge un particolare significativo, che aggiunge dolore al dolore e apre mille interrogativi. Acuendo la disperazione di coloro che ne piangono la scomparsa e che ora si chiedono quale sia la ragione che ha spinto la giovane a guidare nonostante non avesse la possibilità di farlo. Forse lo dirà, appena starà bene, proprio Luigi che ieri è stato estubato e che quindi è destinato a riprendersi. Guardando avanti, oltre quel fossato dove si è fermata invece la vita di Chiara, che ha dato l’addio in un instante a sogni e speranze di una vita.
ERRORE FATALE
Forse per una distrazione, forse per una leggerezza.
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L’ULTIMO SALUTO
Ora lavorava come segretaria in un’azienda ma continuava anche a dare una mano come cameriera, di tanto in tanto, alle Betulle. Tenendosi del tempo, comunque, per mordere la vita con gioia e passione. La giovane lascia la mamma Flora Paruzzolo, originaria di Ciano, il papà Loris e una sorella più grande, Francesca. Lascia però soprattutto una comunità che la ricorda con affetto e sente la sua mancanza. Oggi pomeriggio, la sua salma giungerà in chiesa dall’ospedale di Oderzo. E lì saranno moltissime le persone che vorranno stringersi attorno a lei per l’ultimo abbraccio. Prima della cremazione.