MIRANO - Aveva pianificato tutto a tavolino. Aveva trovato i due complici ed era convinto di aver organizzato magistralmente la messinscena. Ha raccontato una lunga serie di falsità prima ai medici, poi ai carabinieri e infine a molti conoscenti.
Pur di mettere nei guai un giovane di Mira con cui c'erano da tempo dissapori e ostilità, un minorenne di Scorzé si è immerso in un canale e poi si è fatto volutamente rompere il naso con un pugno da un proprio amico.
Una storia assurda che i carabinieri di Mirano hanno ricostruito minuziosamente, non credendo alla versione fornita dal giovane e arrivando a denunciare lui e i suoi due complici (di Scorzé e Spinea) per calunnia e procurato allarme.
La trama sembra quella di un libro giallo: tutto comincia a luglio quando un 17enne di Scorzé corre al pronto soccorso con nausea e vomito dopo aver bevuto una sostanza non precisata in una discoteca della zona. Il minorenne è convinto sia stato uno sgarbo di un 23enne di Mira, socio in affari legati al mondo delle discoteche e poi rivale in amore. Decide così di fargliela pagare. La vendetta è diabolica: lo scorso 24 settembre, un giovedì pomeriggio, un amico in comune organizza un incontro al Parco Belvedere di Mirano in una zona piuttosto appartata e vicina a un fossato. In quei minuti non accade niente, solo una discussione. Il 21enne se ne va ma è qui che scatta l'incredibile piano: il 17enne si cala nelle acque del Muson, riemerge fradicio e si fa tirare un pugno da un amico: il referto parlerà di frattura del setto nasale. I due ragazzi chiamano 112 e 118, poi raccontano che l'amico aveva perso i sensi in acqua ed è stato rianimato proprio pochi istanti prima dell'arrivo dell'ambulanza. E chi è stato l'aggressore? Il "nemico" 21enne, naturalmente.
Ma i carabinieri non sono convinti: le vie respiratorie risultano libere, come è possibile per una persona rimasta incosciente in acqua? Il complice viene messo alle strette e racconta la verità, a quel punto il 17enne accompagnato in caserma dai genitori non può che confessare. Aveva pagato mille euro ai due amici per reggere un castello di menzogne che si è sgretolato in fretta. Voleva farla pagare al rivale, si trova invece con un naso rotto e con seri guai giudiziari.
Venezia. Si fa rompere il naso dagli amici per incolpare il rivale in amore
di Gabriele Pipia
Mercoledì 21 Ottobre 2015, 17:38
- Ultimo agg. 17:47
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