Benevento, museo Egizio arriva il via libera del Mic «È al top in Italia»

Il ministro Sangiuliano: «Con il sindaco e le istituzioni locali abbiamo le idee chiare su cosa fare»

Il ministro Sangiuliano
Il ministro Sangiuliano
di Paolo Bocchino
Martedì 12 Marzo 2024, 11:14
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Il Museo egizio di Benevento si farà, avrà sede nell'attuale Museo del Sannio e conterrà anche il Bue Apis. Promette di diventare un'attrazione di livello assoluto la costituenda istituzione museale promossa da Comune e Provincia, che ieri ha incassato a Roma il fondamentale via libera del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Il Museo Egizio di Benevento, per il valore della collezione esposta, è tra i principali musei egizi italiani» ha dichiarato il numero uno del dicastero culturale al termine del tavolo al quale hanno partecipato il sindaco Clemente Mastella, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il capo di gabinetto del ministero Francesco Gilioli, il direttore generale Musei del ministero, Massimo Osanna, e il direttore del Museo egizio di Torino, Christian Greco.

«Il ministero della Cultura - ha aggiunto Sangiuliano - intende concorrere alla sua valorizzazione contribuendo a un progetto di ristrutturazione e riallestimento al quale vogliamo collaborare insieme al direttore Christian Greco, che ha lavorato molto bene per il rilancio del Museo egizio di Torino.

Benevento è una città densa di storia e cultura che merita tutto il nostro massimo impegno. Con il sindaco e le istituzioni locali abbiamo le idee chiare su cosa fare».


Percorso che per grandi linee è già definito. Sarà una Fondazione a dar vita a un presidio culturale dalle grandissime potenzialità, secondo in Italia per patrimonio espositivo solo al Museo torinese che fungerà da partner nel percorso istitutivo. A tracciarne l'identikit è il primo cittadino Clemente Mastella, comprensibilmente soddisfatto per l'endorsement ministeriale: «Ringrazio il ministro Sangiuliano per il suo impegno e la sua disponibilità istituzionale. Speriamo di arrivare al più presto a definire una Fondazione di cui siano parte Comune, Provincia, Regione e Ministero. Seguiremo, perciò, un corretto itinerario di collaborazione, facendo prevalere il bene della città. Chiederemo un incontro al presidente della Regione, quanto prima, certi che potremo avere il suo sostegno. Già da ora siamo sicuri che ognuno farà la propria parte e di questo siamo grati. Il Museo Egizio, in questa nuova versione, susciterà attenzione culturale anche fuori dai confini nazionali, e soprattutto determinerà una notevole crescita per Benevento e provincia».


Già nei prossimi giorni, Mastella formalizzerà al presidente Vincenzo De Luca la richiesta di partecipazione al progetto museale che si caratterizzerebbe per essere il primo dedicato agli Egizi in Campania. Proposta che, sulla carta, dovrebbe avere un'unica risposta possibile, chiaramente affermativa, per non creare incomprensibili falle nella filiera istituzionale. Ma il carattere vulcanico del governatore e i rapporti a dir poco tesi con Sangiuliano, che tra due anni potrebbe esserne l'antagonista elettorale, impongono il condizionale. Pronto a fare la propria parte il direttore del Museo egizio di Torino Christian Greco, già in città nella scorsa estate insieme alla presidente Evelina Christillin: «Il Museo Egizio di Torino - ha dichiarato ieri Greco - è onorato di poter partecipare a questo importante progetto culturale che permetterà di comprendere la storia del tempio di Iside all'interno di una più ampia cornice archeologica».

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Il riferimento di Greco è alla più che probabile location del costituendo Museo egizio di Benevento, che troverà posto all'interno del Museo del Sannio. E potrà contare su una fondamentale attrazione aggiuntiva: «Oltre ai reperti esposti oggi in Arcos, sarà messo in mostra anche il Bue Apis - anticipa Mastella - Una scelta sulla quale c'è totale convergenza degli esperti, innanzitutto per ragioni di tutela del bene che nell'attuale collocazione è esposto a un insostenibile stress che alla lunga potrebbe provocarne anche la fessurazione. In partnership con il ministero, contiamo di recuperare nuovi spazi acquisendo un immobile contiguo al Museo del Sannio. Si sta inoltre immaginando di creare anche una moderna piattaforma espositiva digitale, per rendere il Museo virtualmente visitabile da chiunque in ogni parte del mondo. Nel progetto sarà coinvolto pure il Teatro Romano».

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