Benevento, sinergie e vertice nella Capitale per valorizzare il Museo Egizio

Nel mirino la nascita di una fondazione

Il vertice nella Capitale
Il vertice nella Capitale
Lunedì 11 Marzo 2024, 17:39
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Si è svolto oggi, a Roma, presso il Ministero della Cultura,  l'incontro dedicato al Museo Egizio di Benevento. In prima linea il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il capo di gabinetto del Mic Francesco Gilioli, il direttore generale Musei del Mic Massimo Osanna e il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco. Nel mirino la nascita di una fondazione. «Il Museo Egizio di Benevento, per il valore della collezione esposta, è tra i principali musei egizi italiani. Il Mic intende concorrere alla sua valorizzazione contribuendo a un progetto di ristrutturazione e riallestimento al quale vogliamo collaborare insieme al direttore Greco, che ha lavorato molto bene per il rilancio del Museo Egizio di Torino. Benevento è una città densa di storia e cultura che merita tutto il nostro massimo impegno. Con il Sindaco e le istituzioni locali abbiamo le idee chiare su cosa fare», ha dichiarato al termine della riunione il ministro Sangiuliano.   

«Ringrazio il ministro Sangiuliano per il suo impegno e la sua disponibilità istituzionale. Speriamo di arrivare al più presto a definire una fondazione di cui siano parte Comune, Provincia, Regione e Ministero. Seguiremo, perciò, un corretto itinerario di collaborazione facendo prevalere il bene della città. Chiederemo un incontro al presidente della Regione, quanto prima, certi che potremo avere il sostegno della Regione Campania e del Ministero. Il Museo Egizio, in questa nuova versione, susciterà attenzione culturale anche fuori dai confini nazionali e soprattutto determinerà una notevole crescita per Benevento e provincia», ha aggiunto Mastella. Per il direttore Greco, infine, «il Museo Egizio di Torino è davvero onorato di poter partecipare a questo importante progetto culturale che permetterà di comprendere la storia del tempio di Iside all'interno di una più ampia cornice archeologica».

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