Raddoppio Telesina, al via gli espropri per il secondo lotto

Coinvolti proprietari di San Salvatore e Puglianello

Raddoppio Telesina al via gli espropri per il secondo lotto
Raddoppio Telesina al via gli espropri per il secondo lotto
di Paolo Bocchino
Lunedì 11 Marzo 2024, 10:13 - Ultimo agg. 10:52
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Raddoppio della Telesina, via agli espropri anche per il secondo lotto. L'opera costerà 1 miliardo, ma restano da trovare 660 milioni per il completamento. A pochi giorni dall'annuncio della consegna alle imprese aggiudicatarie della progettazione esecutiva del primo lotto, arriva un'altra notizia che va nel senso del completamento dell'opera più attesa nel Sannio. Anas ha avviato il procedimento finalizzato all'acquisizione delle aree dislocate lungo i 37 chilometri della tratta Caianello-San Salvatore Telesino, ovvero il secondo tronco realizzativo. È in pubblicazione in queste ore l'avviso del commissario Eutimio Mucilli che dà il via alle procedure: «Occorre provvedere all'espletamento delle attività volte alla partecipazione dei soggetti interessati al procedimento di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità» scrive il funzionario avvisando i proprietari privati e pubblici interessati dall'adeguamento a 4 corsie della Statale 372. Procedura che nel Sannio riguarda alcune centinaia di cittadini di San Salvatore Telesino, Puglianello e Faicchio.

L'avvio dell'iter per il segmento che dovrà chiudere il cerchio è significativo della volontà di non dar vita alla più clamorosa delle incompiute.

Pericolo che le fonti ufficiali hanno sempre bollato come inesistente, dal momento che l'opera è prevista per intero tra quelle prioritarie della «Legge Obiettivo 443/2001», ma che invece è ben presente nel sentiment popolare a cavallo tra le due province.

Le perplessità nascono dalla considerazione, questa sì fondata, che ad oggi mancano le risorse necessarie alla esecuzione della seconda tratta. Lo conferma la stessa Anas che, interpellata in merito, informa: «L'importo dell'investimento complessivo stimato è di circa 660 milioni di euro. Attualmente è finanziata la progettazione definitiva, in avanzata fase di redazione. Si ricorda che anche questo intervento rientra tra le Opere commissariate, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 5 agosto 2021». Importo destinato con ogni probabilità a lievitare ulteriormente nel lungo periodo che ancora separa dalla realizzazione dell'opera, come insegna quanto avvenuto per il primo lotto. Proprio l'adeguamento prezzi seguito all'interminabile stop dovuto al contenzioso giudiziario tra ditte concorrenti ha infatti causato un ulteriore stallo durato mesi, conclusosi pochi giorni fa con la consegna della progettazione definitiva.

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Un «ritocco» al rialzo costato alle casse statali oltre 60 milioni: «L'importo di aggiudicazione dell'appalto avente ad oggetto la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del primo lotto, a seguito della procedura di gara del 2019, che venne impugnata, era pari a 344 milioni di euro - informa ancora l'ufficio stampa di Anas -. Una volta intervenuta, nel 2023, l'efficacia dell'aggiudicazione, lo stesso è stato attualizzato applicandovi l'incremento dell'indice Istat registratosi in tale periodo, con riferimento al costo di costruzione dei tronchi stradali, pari al 17,9 per cento». Per un totale relativo al primo lotto salito dunque a 405 milioni, che sommati ai 660 milioni previsti per il secondo tronco spingono la Telesina a superare il muro del miliardo di euro per il completamento.
L'atteso start del primo lotto, previsto per la fine dell'anno, apre al contempo la riflessione sui disagi che il maxicantiere determinerà. A lavori in corso, la Telesina sarà percorribile a senso alternato o diverrà totalmente off limits? «Si potrà rispondere in modo esaustivo quando saremo in una fase più avanzata della progettazione esecutiva - replica Anas - Possiamo però assicurare che si terrà conto delle esigenze di esercizio dell'infrastruttura esistente al fine di ridurre al minimo i disagi, partendo dall'avvio delle lavorazioni fuori sede in modo da operare prima nei tratti non interferenti con l'attuale viabilità».

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